Completato il restauro dell'arazzo "A verdura con uccelli" appartenuto alla regina Cristina di Svezia e realizzato grazie a Confindustria
E’ stato presentato nella Galleria d’Arte di Palazzo Collicola a Spoleto l’arazzo “A verdura con uccelli”, appena restaurato. L’opera, appartenuta alla regina Cristina di Svezia e attualmente di proprietà del Comune di Spoleto, è stata restaurata grazie al progetto Art Bonus della Sezione Spoleto – Valnerina di Confindustria Umbria, che ha coinvolto nove aziende del territorio.
All’iniziativa sono intervenuti il Sindaco di Spoleto Andrea Sisti, l’Assessore alla valorizzazione delle culture, della qualità e della bellezza della Città e del territorio Danilo Chiodetti, il Presidente della Sezione Spoleto-Valnerina di Confindustria Umbria Giacomo Filippi Coccetta e la professoressa Giovanna Sapori, già docente di Storia dell’arte moderna all’Università di Roma Tre, che ha illustrato la storia degli arazzi appartenuti alla regina di Svezia e acquistati dalla famiglia Collicola.
Presenti, inoltre, molti dei rappresentanti delle aziende che hanno partecipato al progetto: Antica Norcineria F.lli Ansuini, COO.BE.C. Cooperativa Beni Culturali, Fabiana Filippi, Italmatch Chemicals, Meccanotecnica Umbra, Monini, QFP, Tulli Acque Minerali, Urbani Tartufi.
L’arazzo è uno dei cinque esemplari di cui il Comune di Spoleto è venuto in possesso nel 1939 quando acquistò all’asta Palazzo Collicola e i suoi arredi. Da allora è rimasto esposto per molti anni all’interno del Palazzo Comunale. L’intervento, il cui importo ammonta a 18 mila euro, ha consentito di effettuare un lavoro approfondito di restauro e di ricollocarlo a palazzo Collicola.
“Questo lavoro di recupero – ha spiegato il Sindaco Andrea Sisti – rappresenta un pezzo di storia della famiglia Collicola e della città. La nostra intenzione è di potenziare questo Palazzo con una serie di iniziative che devono essere incentivate, anche tramite l’Art bonus. Lavoreremo ad un progetto dedicato a palazzo Collicola che, partendo dall’impegno dell’amministrazione comunale, sia in grado di coinvolgere altri soggetti pubblici e privati”.
“Abbiamo accolto questo progetto con grande entusiasmo – ha sottolineato il Presidente della Sezione Spoleto-Valnerina di Confindustria Umbria, Giacomo Filippi Coccetta – perché riteniamo che le imprese, oltre ad essere attori importanti in ambito economico, abbiano anche una responsabilità sociale verso il patrimonio culturale del territorio. È una responsabilità verso la bellezza, che va tutelata e conservata nel tempo. Il recupero di questo bene così importante per la collettività è frutto della condivisione tra le nostre aziende, che ha permesso di non disperdere risorse operando in modo congiunto. Dobbiamo continuare a diffondere la conoscenza del patrimonio artistico e culturale di cui siamo eredi, prendendocene cura e valorizzandolo”.
“L’Art bonus – ha affermato l’Assessore alla valorizzazione delle culture, della qualità e della bellezza della Città e del territorio, Danilo Chiodetti – è ormai una misura che è diventata un riferimento a livello internazionale, determinante per salvaguardare il patrimonio culturale. L’azione di Confindustria e dei nove imprenditori che hanno finanziato il restauro è stato un gesto di grande lungimiranza, la stessa lungimiranza che ebbe il Comune di Spoleto nel 1939 quando acquistò i cinque arazzi appartenuti alla regina Cristina di Svezia”.
“L’arazzo, della metà del Seicento, proviene dall’eredità di Cristina di Svezia – ha spiegato la prof.ssa Giovanna Sapori – ed è stato tessuto probabilmente in Olanda e non a Bruxelles come si pensava finora. È uno, per ora, dei cinque che provengono dalla stessa collezione della Regina che attendono di essere restaurati per ricomporre una sorta di panorama a 360° sulle pareti, secondo quel gusto diffuso nel Seicento in tutta Europa per cui si creavano delle camere di verdura, dei giardini d’inverno all’interno dei palazzi: un artificio tipico della cultura dell’epoca”.
Il restauro dell’arazzo “A verdura con uccelli” è tra gli interventi selezionati per il concorso “Progetto Art Bonus dell’anno”, ideato nel 2016 da Ales spa (società responsabile del programma di gestione e promozione dell’Art Bonus per conto del Ministero della Cultura) in collaborazione con Promo PA Fondazione LuBeC, per promuovere la conoscenza della Legge Art Bonus premiando l’impegno di quanti, beneficiari e mecenati, rendono possibile il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese. È possibile votare il progetto sulla piattaforma www.artbonus.gov.it. Il concorso si svolgerà in due fasi: fino al 21 marzo 2022 si potrà votare sulla piattaforma www.artbonus.gov.it per il progetto (i voti ricevuti saranno visibili in tempo reale), mentre dal 21 febbraio al 21 marzo resteranno in gara sulla piattaforma del concorso solo i progetti che avranno ricevuto almeno 100 voti. Nella seconda fase, ossia dal 22 marzo fino alle ore 12 dell’1 aprile 2022, i primi 10 progetti che al 21 marzo avranno ricevuto il maggior numero di voti parteciperanno alle votazioni solo social sui profili Facebook e Instagram dedicati all’Art Bonus (i voti ottenuti da ciascun progetto sui social saranno sommati ai voti precedentemente ricevuti tramite la piattaforma Art Bonus). Il progetto vincitore del concorso sarà quello che otterrà il punteggio più alto sommando i voti ricevuti nelle due fasi di votazioni.