Sono in tanti, soprattutto i giovani, a valutare le grandi possibilità di business che il web offre e a pensare di cavalcare l’onda di un successo sempre più importante improntando una attività di tipo commerciale su internet.
Infatti i dati dicono inconfutabilmente che il settore è solido ed in continua ascesa. Se è vero, poi, che sul web è possibile acquistare di tutto e nessuno si meraviglia più di nulla quando si tratta di offerta, è altrettanto vero, in questo caso però non senza stupore, che vengono fuori grosse sorprese analizzando i dati sui compratori online.
L’Umbria, ad esempio, si distingue fin dal 2013 come una regione di “heavy buyers”: gli umbri, infatti, con l’89,5% degli acquisti, svettavano già da allora nella classifica italiana dell’e-commerce contro il 10,5% della Liguria, dato poi confermato negli anni a seguire. D’altra parte, studi statistici dimostrano che chi ha conosciuto e sperimentato il commercio online difficilmente torna indietro.
Le sorprese non mancano nemmeno analizzando la questione dal punto di vista dell’ubicazione geografica dei compratori. Infatti, potremmo pensare che gli abitanti di uno sperduto paese di montagna siano culturalmente più lontani dal mondo del web ed in particolare dagli acquisti online. E invece non è così: spesso il punto vendita più vicino può trovarsi a chilometri di distanza, quindi ecco che il web diventa la corsia preferenziale, dapprima per acquisti particolari e poi, una volta testatane la comodità e la convenienza, anche per gli acquisti tradizionali.
Analizzando la classifica dei borghi più isolati che acquistano online fornita da Amazon, troviamo anche la presenza di paesini umbri i cui abitanti utilizzano l’e-commerce con grande regolarità.
Da tutto ciò si evince che l’e-commerce è una forma di commercio che funziona, in grande espansione, dove è possibile, utilizzando prudenza e accortezza, acquistare in maniera comoda e conveniente.
Ciò significa necessariamente che sul web è possibile anche vendere bene, sempre a patto che chi voglia farlo sappia come fare per non incorrere in problemi di tipo legale e amministrativo.
Nella Digital Guide di 1&1, ad esempio, è possibile trovare in un’unica esaustiva pagina web tutto quanto concerne gli aspetti legali dell’e-commerce, le regole da rispettare e gli adempimenti da assolvere per essere in regola con le leggi in materia.
A questo punto, a chi volesse aprire una attività commerciale sul web, non resta che scegliere quali articoli vendere, magari seguendo i consigli dei tanti blog che dispensano vere e proprie perle di saggezza su tale interessante argomento.
Da non trascurare, infine, un aspetto che potrebbe contribuire in maniera consistente al successo di un e-commerce: la scelta del nome di dominio più adatto.
Per far sì che il proprio sito rimanga impresso nella memoria dei potenziali clienti e che questi tornino a visitarlo per acquistare, può essere utile, ad esempio, dotare il suo indirizzo di un’estensione originale e correlata al prodotto che si intende commercializzare. Se ad esempio si decide di vendere online una selezione di vini umbri, può rivelarsi strategicamente molto più efficace chiamare il proprio sito viniumbri.wine anziché – come da copione – viniumbri.it o viniumbri.com. Perché l’astuzia è questione di poche lettere.