“Documento Unico di Propaganda”, questa la definizione espressa in Consiglio Comunale da parte del Capogruppo di Alleanza Civica, Gianmarco Profili sul Documento Unico di Programmazione del Comune in discussione e poi approvato a maggioranza lo scorso 9 maggio. Nella nota stampa che segue, e firmata da Profili e Alessandra Dottarelli, si riassumono tutte le obiezioni presentate e discusse nel corso della discussione in aula:
“Se il DUP 2023-2025, appena approvato dal consiglio comunale, fosse realizzabile, sarebbe un documento serio e il Sindaco Sisti un benefattore, il salvatore della città. Un piano triennale delle opere pubbliche, allegato fondamentale del DUP, di tanti milioni, che addirittura prevede un incremento di spesa/investimenti, rispetto a quello adottato dalla Giunta lo scorso febbraio. Un ‘sacco’ di soldi che dovrebbero piovere sulla nostra citta’ da qui a tre anni; proprio quelli che servirebbero per rigenerare il centro storico, risolvere l’annosa questione della pista di atletica, rispettare le linee di mandato e perché no, risolvere tutti i problemi di questa città….
Una bella favola con un lieto fine, a cui il nostro sindaco vorrebbe farci credere, il suo “castello” in aria, il sogno attorno al quale il primo cittadino ha ricamato il Documento Unico di Programmazione, infarcendolo di opere irrealizzabili, sinonimo di arroganza e supponenza. Poi però, come sempre accade, i sogni si scontrano con la realtà; quella dei numeri e dell’effettiva consistenza delle risorse che arriveranno a Spoleto nei prossimi tre anni.
Neanche a farlo apposta, il favoloso DUP, appena votato è stato subito messo a dura prova dalla pubblicazione del terzo e ultimo elenco dei Comuni ammessi al fondo Sport e Periferie 2022. Nell’elenco Spoleto non c’è, come era ovviamente prevedibile; per cui a questo punto diventa difficile, se non impossibile, recuperare altrove le risorse necessarie per fare i lavori nella tempistica prevista.
Non poteva che andare così: il progetto è stato presentato solo a ridosso della scadenza di un bando a sportello, che premia chi prima arriva, mentre Spoleto, come abbiamo più volte detto, ha pagato con l’esclusione dai fondi questo imperdonabile ritardo.
Pur di negare l’evidenza di questo clamoroso ritardo, Sisti ha cercato di mistificare la questione affermando che questo bando non fosse a sportello, ma fosse una procedura a graduatoria, reinterpretando pure in modo fantasioso il titolo dell’avviso pubblico.
Ma c’è di più. Con imbarazzante strafottenza, durante il consiglio comunale dell’8 maggio u.s. e pochi giorni prima dell’uscita dell’elenco degli ammessi ai fondi, Sisti si è detto fiducioso che Spoleto avrebbe comunque ottenuto il finanziamento grazie all’incapacità dei tanti Comuni che hanno presentato progetti carenti, non raggiungendo il punteggio minimo previsto.
In pratica, invece di fare “mea culpa” per avere perso questa occasione, invece di ammettere di avere lavorato male, Sisti con un’arroganza disarmante scommette sull’incompetenza degli altri!
Ma nel favoloso Dup, oltre alla pista di atletica, ci sono altri interventi che difficilmente si potranno realizzare, neanche con tutta l’arroganza di cui il sindaco è capace, nemmeno con le sue ‘visioni’ più fantasiose.
Si tratta di opere che riguardano la cosiddetta rigenerazione del centro storico, per le quali nel 2024 sono stati previsti 8,2 milioni di euro. Secondo il Documento, circa 4 milioni arriveranno da AURI (Autorità Umbra Rifiuti e Idrico) e i restanti 4,2 milioni tramite un mutuo che il Comune accenderà. In effetti, AURI è autorizzata da ARERA a convogliare alla VUS il costo dello scarico delle fogne che paghiamo in bolletta per realizzare opere del suolo e del sottosuolo, però queste risorse inserite nel DUP in realtà non esistono affatto, perché, a parte l’appropriatezza o meno di stipulare un mutuo che è tutta da discutere, nei piani attuali di AURI non esiste nessun finanziamento previsto per quegli interventi, nessun progetto tecnico di fattibilità, ma solo una richiesta generica e sommaria!
E questi lavori sono previsti nel 2024, fra circa 6 mesi… Alla faccia della veridicità e dell’attendibilità del DUP; Sisti continua a lavorare con approssimazione ed estrema superficialità, cercando di darci a bere le sue fandonie e convinto che basti pensare una cosa perché questa si realizzi come per magia.
Per esempio, nel favoloso DUP è prevista una corposa serie di interventi per i quali il Comune “intende” attingere ai fondi regionali di Agenda Urbana per un totale di circa 7,5 milioni. Peccato però che le risorse per Spoleto di Agenda Urbana ammontino solo a 5,5 milioni!
Senza contare tante altre promesse di finanziamento per le aree verdi, i verdi attrezzati e le piste ciclabili che non trovano riscontro nel DUP e che si andrebbero a sommare ai 7,5 milioni di euro già inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche.
Tanto poi, se i soldi non arriveranno, basterà spostarli all’anno successivo ed il gioco è fatto! Amministrare una citta’ non è un gioco.
Noi, non giochiamo con Sisti sul futuro e lo sviluppo della nostra città ed ecco perché, in tutta coscienza, abbiamo dovuto esprimere voto contrario: questo DUP è una favola, non è veritiero né attendibile, ma solo un sogno che trascende la realtà.