Con 17 voti a favore e 5 contrari il Consiglio Provinciale di Perugia ha approvato il bilancio di previsione del 2011 illustrato in aula sia dall’assessore al bilancio che dall’organo dei collegi dei revisori dei conti. E’ stato, a parere della maggioranza, il più difficile, in assoluto dei bilanci della sua storia per la diminuzione dei trasferimenti erariali del 38 per cento sulla compartecipazione dell’Irpef e per via del nuovo piano nazionale del contenimento dei costi. “C’è stato, inoltre, un inasprimento del Patto di Stabilità – ha spiegato l’assessore al bilancio – che per la Provincia nel 2011 passa da +1.241mila euro a + 4.594mila euro e nel 2012 e 2013 a +11.065mila euro. A questo si deve aggiungere la crisi economica che ha fatto diminuire oltremodo le entrate ( addizionali energetiche delle aziende e mercato delle auto) di rispetto della Provincia. Questo significa – ha chiarito l’assessore – che si devono destinare minori risorse per gli investimenti e si deve diminuire la spesa corrente. Non voglio addossare la croce su nessuno, ma dobbiamo sottolineare il peso dei tagli sul nostro bilancio in quanto risorse correnti vengono a mancare immediatamente”. La manovra 2011 ammonta a 180 milioni di euro, di cui oltre 18 milioni destinati agli investimenti che sono stati così ripartiti: 6.592mila euro per la viabilità, 9.500mila euro per l’edilizia, 1.619mila euro per ambiente e i rimanenti 918mila euro per altri servizi. Anche nel 2011 la Provincia ha confermato il regime di invarianza tributaria in attesa dei nuovi compiti e ruoli che saranno assegnati all’ente per la realizzazione del federalismo fiscale del Governo. Sono stati inseriti tetti di spesa per apparati politici, collaborazioni, pubbliche relazioni, convegni, mostre e acquisti, e gestione parco auto; ridotti i costi di telefonia, calore, energia, acqua e personale esterno; infine un piano per il contenimento dei costi degli affitti dell’ente per ospitare uffici in strutture private (a Giugno di quest’anno sarà dimessa la sede di via Fonti Coperte con trasferimento degli uffici nella sede di proprietà di via Palermo). “Sulla spesa corrente – ha concluso l’assessore al bilancio – non abbiamo mortificato alcun servizio ma abbiamo rimesso in fila la priorità istituzionale del programma di mandato comprese la valorizzazione delle nostre proprietà a vocazione turistica (Villa Fidelia, Isola Polvese, Forca Canapine e Cerp) ed il decentramento. Questo significa che alcuni servizi troveranno qualcosa di meno; che altri servizi hanno potenziato le sponsorizzazioni e continueranno a farlo durante l’anno per quelle attività attrattive di sponsor; che altri dovranno intraprendere percorsi in cerca di risorse europee. Pur riducendosi la capacità di spese dell’ente abbiamo fatto uno sforzo importante per tutelare le manutenzioni ordinarie”. Nel bilancio pluriennale si prevedono investimenti per il 2012 e 2013 di 35 milioni di euro. Il collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole al bilancio ma ha consigliato una maggiore stretta sulla spesa corrente, una visione costante dei tetti di spesa, l’impegno delle risorse derivanti dalla vendita di patrimonio soltanto dopo l’effettiva dismissione a privati e una nuova riduzione delle assunzioni che dovranno essere mirate piuttosto che influenzate dal turn-over. La maggioranza ha ribadito che “nonostante i gravissimi tagli effettuati dal Governo, questo bilancio è un buon documento, una testimonianza di buona e oculata amministrazione, che garantisce i servizi essenziali, che cerca di valorizzare il patrimonio e le poche risorse a disposizione, Infine è preoccupante l’inasprimento del patto di stabilità che renderà il 2012 ancora più difficile”. Diverso il parere della minoranza secondo la quale “Il federalismo fiscale introduce elementi nuovi che responsabilizzano le amministrazioni. Bisognava contenere le spese inutili per liberare nuove risorse. Questo, invece, è un bilancio di galleggiamento di spesa improduttiva e senza investimenti. Per esempio 41 miliardi per il personale sono da considerare un’eresia. Questo ente sa solo fare propaganda e non è riuscito a compiere la principale missione che si era dato, quello di risollevarsi, dopo la parentesi di appaltopoli, con politiche innovative”. Dalla presidenza, infine, è arrivato il ringraziamento per il lavoro svolto dall’assessorato al Bilancio specificando che “quest’anno è stato adottato un nuovo modo di fare il bilancio, cercando di mettere in campo una progettualità anticipata che permetta di liberare risorse private o Europee per il finanzianto di molti progetti. Per quanto riguarda la questione del personale questa amministrazione ha ereditato tante figure amministrative e pochi tecnici. Infine, nel versante delle politiche del lavoro stiamo formando il personale che dovrà gestire gli sportelli polifunzionali distaccati sul territorio provinciale. Il personale che sarà al pubblico dovrà rispondere a tutte le domande del cittadino fornendo informazioni e servizi.