La Commissione affari sociali di Palazzo Cesaroni, presieduta da Enzo Ronca, ha approvato a maggioranza il Programma triennale di edilizia scolastica per gli anni 2007-09 che mette a disposizione 12 milioni di euro e il piano degli interventi per il 2007. L'atto arriverà in Consiglio già nella prossima seduta e sarà illustrato, per la maggioranza, dal presidente Enzo Ronca (Ds-l'Ulivo) e per l'opposizione da Enrico Melasecche (Udc).Si tratta di un Programma ambizioso – ha spiegato l'assessore Damiano Stufara, invitato dalla Commissione per illustrarne i contenuti – “perché dopo anni di mancanza di risorse nazionali e dopo che la Regione con un approfondito censimento dei circa mille edifici scolastici attivi in Umbria, ha individuato carenze strutturali per circa 46 milioni di euro è possibile intervenire in modo organico e decisivo”. Il Programma, ha spiegato Stufara, fa affidamento su 12 milioni di euro nel triennio, ripartiti in parti uguali fra Stato, Regione ed enti locali umbri, chiamati a compartecipare ai costi dei singoli interventi. A queste risorse, ha precisato Stufara, “vanno aggiunti ulteriori 11 milioni di euro, destinati alla prevenzione della vulnerabilità sismica di alcuni edifici e un milione ulteriore, di fonte Inail, da destinare al superamento delle barriere architettoniche”. Sui criteri adottati, Stufara ha parlato di “priorità della messa in sicurezza degli edifici esistenti, sulla base delle urgenze segnalate dai comuni”. Ha anche detto che ci sono margini di correzione delle scelte individuate per gli interventi futuri, ma non per quelli già inseriti nel piano 2007, i cui lavori potranno partire al più presto. Solo tre sono gli edifici nuovi da realizzare, a partire dal 2009, “nei comuni di Magione, Attigliano umbro e Fratta Todina”. Le scelte fatte ha spiegato l'assessore “cercano di privilegiare anche i piccoli comuni che spesso non hanno risorse proprie per intervenire”.Molte le domande e le osservazioni sui contenuti dell'atto. L'opposizione ha motivato il voto di astensione con la necessità di acquisire ulteriori elementi conoscitivi sul problema. In particolare Massimo Mantovani (FI) ha posto l'esigenza di “confrontare prioritariamente il piano con gli interventi che per conto proprio faranno le due Province sulle scuole di propria competenza; di capire con quali criteri si è scelto nelle varie realtà, e soprattutto se si è tenuto conto delle future esigenze scolastiche che invece della messa in sicurezza degli edifici esistenti, possono richiedere accorpamenti o scelte più razionali”. Dati certi sono stati chiesti anche da Aldo Tracchegiani (La Destra), soprattutto per gli interventi con i fondi della prevenzione sismica o quelli dell'Inail, e perché occorre conoscere bene le situazioni dettagliate di ogni edificio e l'andamento della popolazione scolastica nei prossimi anni.Soddisfatto per l'approvazione il presidente Enzo Ronca secondo il quale, “si è avuta una chiara inversione di tendenza con il Governo Prodi, rispetto al precedente che non aveva stanziato un solo euro nel settore delicatissimo della messa in sicurezza degli edifici scolastici”. Con l'aggiunta delle risorse della prevenzione sismica ha aggiunto Ronca, “è possibile ipotizzare un intervento complessivo che in tre soli anni copre metà delle esigenze dell'intera Umbria”.
APPROVATO IL PROGRAMMA TRIENNALE DI EDILIZIA SCOLASTICA
Gio, 15/11/2007 - 21:10