Assicurare la tutela non giurisdizionale dei diritti soggettivi, degli interessi legittimi e degli interessi collettivi e diffusi dei singoli e degli enti. Sarà questa la principale funzione del difensore civico regionale, così come delineata dal progetto di legge approvato oggi all'unanimità dalla Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari del Consiglio regionale.Il presidente della Commissione, Ada Girolamini, ha espresso la propria soddisfazione per una provvedimento che “contribuisce all'attuazione dello Statuto regionale, aiuta e tutela il cittadino nel rapporto con le pubbliche amministrazioni. Grazie alla maggioranza qualificata richiesta per la sua elezione, sottolinea Girolamini, il difensore sarà una figura di piena e reale garanzia”. Sulla stessa linea il vicepresidente Enrico Sebastiani, secondo cui la proposta di legge “assegna al Difensore civico una funzione di reale tutela delle fasce sociali più deboli, e il testo approvato in commissione, frutto di una soddisfacente mediazione tra maggioranza e minoranza, è indice della civiltà e della maturità delle istituzioni umbre”.Al difensore spetterà l'esercizio delle funzioni “previste dalle leggi statali e regionali a garanzia del buon andamento, dell'imparzialità, della legalità, della trasparenza, dell'efficienza e dell'efficacia dell'attività amministrativa”. Funzioni che eserciterà “senza alcuna forma di dipendenza gerarchica o funzionale ed in piena autonomia”. L'intervento del difensore civico potrà essere richiesto in riferimento a provvedimenti, atti, fatti, ritardi, omissioni, illegittimità o irregolarità riscontrate da parte di uffici dell'Amministrazione regionale; di enti o agenzie sottoposte al controllo regionale; di aziende sanitarie regionali; di concessionari o gestori dei servizi pubblici; di enti locali, limitatamente all'esercizio di funzioni attribuite o conferite dalla Regione. Il difensore interverrà su richiesta di singoli interessati, enti e associazioni dopo che i ragionevoli tentativi per rimuovere ritardi e disfunzioni non siano andati a buon fine oppure d'ufficio, per tutti i casi di generale interesse o che “destino particolare interesse o preoccupazione nella cittadinanza”.Valutata la fondatezza dell'istanza ricevuta, il difensore civico richiederà agli uffici competenti tutte le informazioni e i chiarimenti necessari, tentando anche una mediazione in caso di procedimenti amministrativi in corso e favorendone la conclusione. In caso di verificate inadempienze, il difensore potrà chiede all'Amministrazione interessata l'apertura di un procedimento disciplinare contro i funzionari responsabili.Entro il 31 marzo di ogni anno il difensore sarà tenuto ad inviare al Consiglio regionale una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente, segnalando irregolarità e ritardi riscontrati ed i rimedi organizzativi e normativi che riterrà necessari.Sarà il Consiglio regionale ad eleggere il difensore civico, tra coloro che avranno riposto all'avviso pubblicato sul bollettino ufficiale e che dovranno necessariamente avere la cittadinanza italiana, una laurea magistrale o un diploma di laurea del vecchio ordinamento ed una qualificata esperienza professionale nel campo giuridico amministrativo.L'incarico di difensore civico (che dura 6 anni e non è rinnovabile) è incompatibile con ogni carica elettiva pubblica e con l'esercizio di qualsiasi attività di lavoro autonomo o subordinato, commercio o professione.
APPROVATO IL PROGETTO DI LEGGE SUL DIFENSORE CIVICO
Gio, 08/11/2007 - 07:06