Lu. Bi.
Dopo la 'crisi di maggio' della maggioranza, ieri è stao approvato in consiglio comunale la previsione di bilancio 2011. Il voto è arrivato soltanto alle 20.50 dopo una seduta che ha evidenziato ancora una volta le profonde difficoltà politiche e il clima teso che si respira nell'assemblea cittadina. Con 23 voti a favore e 5 voti contrari il consiglio ha approvato l’elenco dei beni immobili da inserire nel piano delle alienazioni; la modifica del regolamento sull’attività tributaria del Comune di Terni e del regolamento comunale per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche e per l’applicazione della relativa tassa; la determinazione, per l’esercizio 2011, delle tariffe ed aliquote dei tributi di competenza comunale; aree Peep da destinare alla residenza ed agli insediamenti produttivi (Paip), ed i relativi servizi ed infrastrutture da concedere in diritto di superficie o in proprietà con i loro corrispettivi presunti; l’adozione degli schemi del programma triennale 2011/2013 e l’elenco annuale 2011; il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011; il bilancio di previsione triennale 2011/2013; la relazione previsionale e programmatica. In sede di discussione degli emendamenti e degli atti di indirizzo sono stati dibattuti e votati prima quelli proposti dalla maggioranza per poi procedere con quelli proposti dalla minoranza che sono stati tutti respinti. Il primo atto d’indirizzo dei gruppi LB, TO e Udc, illustrato da Cinzia Fabrizi sulla gestione dei servizi sociali e socio-sanitari, che proponeva una maggiore trasparenza nei rapporti tra Comune e Asl per i servizi in delega, è stato respinto con 7 voti a favore, 22 contrari e 3 astensioni (Maggiolini, Garofoli, Ferranti).
Bocciato con 10 voti a favore e 22 contrari anche il terzo atto d’indirizzo sul rilancio dell’Asm, proposto da LB, TO e Udc e illustrato da Cinzia Fabrizi. Anche in questo caso si chiedeva chiarezza sui rapporti creditori/debitori e sull’indennizzo del servizio idrico.
Sull’atto d’indirizzo, sempre dei tre gruppi d’opposizione, riguardo l’opportunità di “compiere in tempi brevi ogni atto utile alla ripresa dei lavori per la realizzazione del museo delle armi, illustrato anch’esso da Cinzia Fabrizi, sono intervenuti Giuseppe Boccolini per dare disponibilità di trattarlo in commissione, Paolo Garofoli, David Tallarico, Francesco Ferranti, Antonio Baldassare, Giampiero Amici e Giocondo Talamonti che hanno ricordato, tra l’altro, come il consiglio comunale abbia già approvato un atto sull’argomento nell’ottobre del 2009. Il sindaco ha ribadito che la questione è all’attenzione dell’amministrazione e del consiglio. “E’ anche all’interno delle linee programmatiche –ha detto ancora il sindaco – ma poi c’è stata la stretta da parte del Governo e le conseguenze che le amministrazioni locali devono sopportare”. “Peraltro – ha specificato il sindaco le amministrazioni locali hanno confermato i propri impegni economici, il Governo no, per la propria parte”.” Ci sono però novità importanti con il coinvolgimento di altri soggetti che potrebbero cambiare il quadro della situazione in positivo”. Per questo il consiglio ha votato all’unanimità, con la sola astensione di Tallarico, il rinvio dell’atto in commissione.
Sono stati invece respinti anche gli altri tre atti d’indirizzo proposti dai tre gruppi consiliari d’opposizione. Il primo (11 a favore e 19 contro) riguardava una richiesta di chiarimenti sui tagli in bilancio relativamente a contratti in corso. Nell’atto si chiedeva, in sostanza, di produrre la documentazione attestante eventuali accordi modificativi dei contratti in corso. L’altro atto, illustrato da Paola Ciaurro, chiedeva che il sindaco valutasse la sostenibilità dell’attuale assetto di Usi (Umbria Servizi Innovativi) e la reale necessità del Comune di utilizzare i servizi forniti da Usi. E’ stato anch’esso bocciato con 10 voti a favore e 20 contrari.
Stesso destino per l’atto d’indirizzo, anch’esso illustrato da Paola Ciaurro sulla riorganizzazione del polo universitario di Terni (15 contrari, 11 a favore e 6 astenuti). Il sindaco, in proposito, ha ribadito che si è in attesa della risposta da parte del Ministero sull’offerta formativa, mentre altri consiglieri hanno ricordato che l’assemblea di Palazzo Spada ha già espresso le sue indicazioni. In precedenza su quest’atto era stata votata anche la proposta di rinvio in commissione avanzata da Giuseppe Boccolini. Proposta respinta con 15 voti a favore 15 contrari e 4 astensioni.
Durante l'assemblea il gruppo Lista Baldassarre ha anche abbandonato l'aula in quanto il PD ha chiesto l'inversione della cronologia nel votare gli emendamenti. Quelli della minoranza erano stati presentati in precedenza rispetto a quelli della maggioranza, ma sono passati in seconda battuta, suscitando sdegno e rabbia tra i rappresentanti del centrodestra. ” La richiesta aveva due scopi ed effetti – ha detto Cinzia Fabrizi – il primo di rendere inutile la discussione e votazione degli emendamenti dell’opposizione, il secondo di non far emergere eventuali spaccature nella maggioranza sugli emendamenti presentati dalla minoranza.
La richiesta è stata messa in votazione in aperta violazione dell’Articolo 57 del regolamento che stabilisce che gli atti di indirizzo e gli emendamenti vanno votati nell’ordine di presentazione. Si è trattato di una grave violazione al regolamento, avallata dal segretario generale, che rendendo inutile la discussione e votazione degli emendamenti presentati dai consiglieri della Lista Baldassarre ha costretto questi ultimi ad abbandonare l’aula.
Evidentemente il regolamento per il Comune di Terni è solo un riferimento che può o non può essere rispettato a seconda della convenienza della maggioranza.
È triste constatare che la mancanza del rispetto delle regole rende impossibile il confronto democratico”.