Approvato a maggioranza dal Consiglio comunale, con il voto contrario di tutte le minoranze, il bilancio di previsione dell’Amministrazione di Città di Castello per il 2019. La manovra, preceduta da una serie di sedute di commissioni che ne hanno esaminato gli atti preliminari, come i nuovi regolamenti sui tributi, ha un ordine di grandezza pari a 44 milioni di euro di parte corrente e circa 14 milioni di investimenti.
Alla viabilità sono destinati circa 2 milioni in tre anni (800 mila in quello in corso), altri 3 milioni con cofinanziamento dello Stato vanno all’adeguamento sismico nelle scuole e i vari adeguamenti Istat, alla gestione della nuova Biblioteca e ai progetti di Agenda Urbana che entreranno nella fase centrale della programmazione, per la conversione sostenibile del sistema del traffico e delle funzioni del centro storico.
Altre risorse sono destinate al mantenimento di tutti i servizi allo stesso costo. L’unico incremento introdotto dal bilancio 2019 è sull’Irpef che, con l’estensione della soglia di esenzione fino a 15 mila euro di reddito, è stata parificata per tutti gli altri contribuenti allo 0,8%. Il gettito della manovra sull’Irpef è di circa 780 mila euro, al netto del mancato introito, circa 100 mila euro, per l’estensione della no tax area a 13.300 contribuenti (2000 in più della precedente soglia).
L’irpef Inciderà sulla metà dei contribuenti tifernati con un aumento tra i 50 e i 75 euro all’anno. L’aumento dell’imposta è in relazione anche allo stato del fondo per i crediti di dubbia esigibilità: 9 milioni sono accantonati, di cui due milioni per l’anno in corso. Per questo l’Amministrazione ha annunciato l’intenzione di cambiare, attraverso una gara, l’agente di riscossione che attualmente è Equitalia e di efficentare ogni fase di tale processo, che il Comune condivide con Sogepu, per la Tari, e con Dogre, per la tassa sulla pubblica affissione. La cifra delle sanzioni al Codice della Strada nel bilancio 2019 è stata alzata fino a 700 mila euro, perché verranno installati i varchi elettronici.
L’approvazione del bilancio è stata accompagnata da un lungo e vivace esame da parte di tutte le forze politiche in Consiglio. In particolare, durante il dibattito sul Dup (Documento di Programmazione economica), è stato approvato a maggioranza con astensione delle minoranze e un emendamento di indirizzo per la reintroduzione della progressività sull’Irpef a partire dal 2020.