Città di Castello

Approvato a maggioranza assestamento di bilancio

Approvato con i voti favorevoli della maggioranza (Pd, Psi, La Sinistra) ed il voto contrario di Castello Cambia, Lega e Fd’I l’assestamento di bilancio del Comune di Città di Castello. L’argomento era già stato esaminato in commissione ed è stato proposto all’assemblea, preceduto da una variazione di cassa, di competenza della giunta, per 130mila euro.

Il vicesindaco e assessore al Bilancio Michele Bettarelli ha sintetizzato la manovra economica di assestamento, ricordando che “verifica, aggiorna e armonizza il quadro del preventivo anche sulla base delle osservazioni degli Uffici. Non sono state evidenziate minori entrate e si è cercato di far fronte a richieste di maggiori uscite, finanziando alcuni interventi. La variazione è complessivamente di 500mila euro“.

Le maggiori voci per la parte corrente: 230mila euro per recupero evasione, un trasferimento di 8mila euro per colonnineauto elettriche. Le voci principali in uscita riguardano 80mila euro per impiantistica sportiva, piscine e tennis, 63mila per trasporti scolastici, 20mila per manutenzione scuole e asili nido. Il fondo di riserva, 130mila euro, è rimasto inalterato. La novità è lo scorrimento del Digipass per 130mila euro al 2019 e 2020 e l’inserimento di 227mila euro per consentire affidamento ad altro gestore per Piazza dell’Archeologia. Non ci sono debiti fuori bilancio e le anticipazioni di cassa rientreranno entro il 31 dicembre

Rispetto alla richiesta di maggiore anticipo dei documenti, Bettarelli si è detto d’accordo, aggiungendo che la redazione “è molto tecnica e poco leggibile ma prevista dalla Corte dei Conti. Le pagine del bilancio sono numerate – ha concluso, rispondendo ad una denuncia di Lega e Movimento Cinque Stelle – e i documenti regolari”.

Bucci (Castello Cambia) ha parlato di “problemi non ancora risolti rispetto all’approvazione del preventivo: Polisport, servizi scolastici e costi dell’illuminazione pubblica”. Minciotti (Pd): “La variazione ha un importo esiguo ma la finanza locale si ritrova sempre in difficoltà dato la mancanza di trasferimenti dell’organo centrale e la difficoltà di riscuotere i tributi. La variazione rispetta tutti gli indici, non ci sono debiti fuori bilancio, le spese aggiuntive sono tutte necessarie. Segnalo la sensibilità ambientale delle colonnine dell’energia elettrica e 6500 euro per il vestiario del nuovo comandante con la speranza che questa Giunta riesca a fare il concorso anche per i vigili”.

Lignani Marchesani (Fd’I) ha definito “l’assestamento un atto d’ufficio, anche con una scadenza infelice, la fine di luglio, per valutare gli atti. La manovra privilegia la parte uscite, determinando nei saldi un attingimento ai capitoli di accantonamento precauzionale, che è sempre una decisione strategica. Domani queste risorse, se servissero, non ci sarebbero. Mi soffermo sulle continue erogazioni a favore di Polisport: 30 mila euro. Gli utili delle partecipate, oggi positivi per 29mila euro, a ricollocazione societaria avvenuta, diventerebbero negativi”. Morani (Psi): “Nella linea di trasparenza, è motivo di orgoglio avere rispettato vincoli sempre più esigenti di finanza pubblica. Si poteva fare di più nelle strategie di ripresa economica, sul welfare non dobbiamo abbassare la guardia. L’assestamento rimarca la buona salute dei conti comunali. Cosa che non accade in altre realtà. Bene gli interventi su scuole e recupero evasione”.

Nella replica Bettarelli ha chiarito che “gli 80mila euro sono stati calcolati in base alla gara su Polisport, che non c’è ancora stata, e questo ci riavvicina alla spesa storica. Gli utili di 29mila euro sono un’aggiunta ma complessivamente arrivano a 240mila euro, 160mila Sogepu e 80mila le Farmacie a cui si aggiunge il canone di 400mila euro”. Mancini (Lega) ha parlato di attenzione “all’equilibrio finanziario. Ho apprezzato la riduzione dei dirigenti. Ma la spesa è stata compressa. Tanti soggetti fanno riferimento al Comune per interventi che non sono di spettanza. Il mio sarà un no politico all’assestamento. Fuori da questa amministrazione con cui il Comune collabora non c’è la stessa avvedutezza e poi si chiede aiuto all’ente e alla sue partecipate. Chi fa le inefficiente se le paghi”.