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APPROVATA MANOVRA DI BILANCIO 2011 DELLA PROVINCIA DI TERNI. 14 I VOTI FAVOREVOLI, 9 I CONTRARI

Il Consiglio provinciale ha approvato stamattina con14 voti favorevoli e 9 contrari (Pdl) il bilancio di previsione 2011. La manovra complessiva ammonta a 67 milioni di euro (nel 2010 erano 77) e prevede minori trasferimenti dallo Stato (-47%). In questo quadro caratterizzato dalle ben note difficoltà economiche dovute alla crisi generale e alla riduzione delle risorse statali che riguarda tutti gli enti locali, l'amministrazione provinciale ha operato scelte finalizzate a razionalizzare le spese cercando nel contempo di garantire i servizi al cittadino e il mantenimento dei settori strategici. In particolare, in coerenza con la riforma federalista, l'ente incentrerà le proprie risorse soprattutto su viabilità, edilizia scolastica, formazione professionale, ambiente e urbanistica. Rispetto all'assestamento 2010 le entrate tributarie calano del 4,5%. La manovra 2011 è connotata da grande rigore e massima attenzione alle spese di gestione. In tale contesto vanno inserite la riduzione del 5% delle spese per il personale, il mantenimento del blocco del turn over, già attivato nel 2010, la diminuzione del 33% della spesa per gli incarichi esterni, la riduzione dei dirigenti da 9 a 5, il 30% in meno dei costi per la telefonia e del 10% di quelli per il riscaldamento. Nonostante le difficoltà economiche, l'amministrazione rispetterà anche quest'anno il Patto di stabilità e manterrà inalterata rispetto al 2010 la pressione fiscale. Pur nei limiti delle disponibilità finanziarie, verrà garantito il sostegno al tessuto produttivo locale per contribuire ad affrontare concretamente la crisi e rilanciare sviluppo e occupazione.

Ordini del giorno presentati: – Alfredo Santi (Pdl) ha chiesto la realizzazione di una rotatoria lungo la Sp Amerina all'altezza del bivio di Baschi per facilitare la viabilità delle zona di espansione e del polo scolastico. – Zefferino Cerquaglia (Psi) ha chiesto la creazione di uffici studi per le riforme e la programmazione, per le politiche comunitarie e per la gestione finanziaria delle entrate della Provincia. Nell'odg Cerquaglia chiede anche alla giunta di non aumentare le somme destinate ai contributi e di utilizzare l'eventuale avanzo di amministrazione solo per la viabilità, l'edilizia scolastica, sportiva e civile, per l'ambiente e l'urbanistica. Mauro Paci (Pd) ha chiesto la realizzazione di una rotatoria lungo la strada regionale 209 Valnerina in località Mattarella nel comune di Ferentillo per garantire sicurezza agli automobilisti. Paci ha chiesto anche di mettere in sicurezza l'accesso all'abbazia di San Pietro in Valle e di allargare la carreggiata della Sp 74 nel tratto compreso fra Precetto e Monterivoso. L'assessore alle Finanze Vittorio Piacenti d'Ubaldi ha sottolineato gli effetti negativi dal punto di vista delle risorse che sulla Provincia avranno il federalismo fiscale e le minori entrate statali e regionali. “Nonostante questo – ha dichiarato l'assessore – abbiamo concentrato gli investimenti sui settori strategici dell'ente, mantenendo invariata la pressione fiscale e rispettando ancora una volta il Patto di stabilità”. Roberto Montagnoli (Pd) ha affermato che “le difficoltà evidenti dovute ai tagli del governo e alla riforma federale non devono sminuire il ruolo della Provincia così come quello di tutti gli enti elettivi. Non può bastare come giustificazione la crisi per inficiare le funzioni e l'importanza delle nostre istituzioni sulle quali va invece investito dal punto di vista politico oltre che finanziario”. Pietro Valentini Marano (Pdl) ha sottolineato “la mancanza di programmazione e lo sfilacciamento della maggioranza”, annunciando la prossima costituzione di un governo-ombra del centrodestra per definire tempi e modi dell'azione politica. Zefferino Cerquaglia (Psi) ha rimarcato la necessità di “fare mantenere un ente efficiente ed in grado di essere ancora un punto di riferimento per le politiche territoriali, garantendo servizi su scala provinciale”. Massimo d'Antonio (Udc) ha invece annunciato la non partecipazione al voto “perché non c'è stata la possibilità di interloquire con la giunta sulla formulazione di programmi e strategie sui settori trainanti dell'amministrazione”. Nel dibattito sono intervenuti anche Gabriella Caronna, Alfredo Santi (Pdl) e Mauro Paci (Pd).