Cronaca

Appello per l’Ecomuseo di Scopoli, occorre sfruttare il boom turistico

Questa estate la Val Menotre si è riscoperta, a sorpresa, tra le mete più gettonate da visitatori umbri e di fuori regione. Letteralmente prese d’assalto, la zona di Pale con le Grotte dell’Abbadessa, le pareti rocciose e l’Eremo di Santa Maria di Giacobbe, nonché la frazione di Rasiglia, ribattezzata piccola Venezia dell’Umbria. Nell’asse Pale – Rasiglia resta però tagliato fuori Scopoli, che pure di carte da giocare ne avrebbe.

A sollevare la questione è Alessio Fiacco, portavoce del Comitato Val Menotre, che dopo aver portato avanti la battaglia per l’ormai famoso svincolo di Scopoli lungo la nuova Val di Chienti chiede una adeguata valorizzazione dell’Ecomuseo di Scopoli. Inaugurato il 14 febbraio del 2015, il progetto stenta ancora a decollare.

“Il paese fu scelto come una delle dodici postazioni, nell’ambito del grande progetto di ecomuseo diffuso lungo l’Appennino – ricorda Fiacco – vengono descritti luoghi, paesaggi ed attività della valle del fiume Menotre. Un itinerario che mette in comunicazione gli insediamenti montani di Rasiglia, Scopoli, Pale, Casenove, Serrone, Leggiana, Ponte Santa Lucia fino a  Belfiore. I pannelli fanno conoscere la storia del Menotre e della sua valle, degli insediamenti umani, del sistema produttivo ed economico dell’intero bacino – spiega Fiacco – affrontando il tema il tema dell’acqua come risorsa produttiva dell’economia della vallata, ricca di cartiere, molini, tintorie, concerie, lanifici, falegnamerie, fonderie. Ma si tratta di semplici poster affissi su pannelli in legno – rileva Fiacco – un sistema di fatto antico, nato già vecchio e scarsamente attrattivo. L’unica speranza è quello di includerlo in un adeguato pacchetto turistico promozionale, nel tragitto tra Pale e Rasiglia – conclude il portavoce del comitato – se l’amministrazione comunale non coglierà al volo almeno questo treno, l’ecomuseo di Scopoli è destinato a fallire definitivamente, aggiungendo oltre al danno anche la beffa. Sembra che ora ci siano alcune aperture di credito, dobbiamo ancora una volta unirci e tenere alta guardia”.