Il fabbisogno di sangue spinge le AVIS ad invitare e incitare costantemente alla donazione, l’AVIS di Città della Pieve non fa eccezione, il suo Presidente, Giuseppe Peciotti, è alla ricerca di nuovi stimoli per aumentare le iniziative promozionali e le manifestazioni sociali, con lo scopo di favorire lo sviluppo dell’Associazione e quindi incentivare le donazioni.
Si ricorda che il periodo più difficile per le scorte di sangue è proprio quello che sta per iniziare, si invitano nuovi e vecchi donatori a recarsi ai centri trasfusionali prima di andare in vacanza o comunque durante il periodo estivo, quando il calo delle donazioni si fa solitamente sentire in maniera più evidente.
Ancora una volta vengono purtroppo rilevati a livello locale, regionale e nazionale cali delle donazioni di sangue.
Il resoconto annuale dell’AVIS pievese, relativo al 2018, fa registrare 508 soci, 54 i donatori cancellati per raggiunti limiti di età, non idonei o trasferiti, a fronte di soli 24 nuovi iscritti; 607 le sacche raccolte.
In Umbria, i dati emersi alla 48esima assemblea annuale dell’AVIS, svoltasi a Narni, fanno rilevare un’ulteriore diminuzione di 820 donazioni nello scorso anno rispetto al 2017. Nel 2018 c’è stata quindi una minore raccolta rispetto all’anno precedente, un – 2,7%, una diminuzione purtroppo costante negli anni.
Con difficoltà si riesce ad ottimizzare l’utilizzo ed a gestire la carenza.
Anche a livello nazionale, all’84esima assemblea generale, tenutasi la metà di maggio a Riccione, è stato ribadito l’invecchiamento della popolazione con il conseguente calo delle donazioni e si è auspicato un sistema sanitario e trasfusionale che sappia conciliare la contrazione di risorse e personale con servizi trasfusionali che garantiscano la massima qualità e sicurezza.
L’invecchiamento dei cittadini ci conferma che nei prossimi anni i potenziali donatori saranno sempre meno e sempre più saranno le persone che avranno bisogno di trasfusione.
Secondo i dati ufficiali sono state oltre 2 milioni le donazioni di sangue ed emocomponenti e 1.300.000 i soci, distribuiti su 3.400 sedi sparse su tutto il territorio nazionale. L’AVIS è la più grande associazione di volontariato del sangue italiana, ogni anno contribuisce a circa il 70% del fabbisogno nazionale. La comparazione tra il 2017, che ha fatto registrare 2.022.122 donazioni, ed il 2018, che si è fermato a 2.011.436, evidenzia un calo di 10.686 donazioni.
Unanime e doveroso il ringraziamento ed il plauso tributato, ad ogni livello, ai donatori, che con il loro gesto silenzioso e gratuito assicurano il fabbisogno di sangue.
Durante le assemblee la consegna delle benemerenze è sempre un momento particolare, numerose quelle assegnate a Città della Pieve: 17 distintivi di rame, 15 d’argento, 7 d’argento dorato, 16 d’oro, 4 le decorazioni più prestigiose, distintivo oro e rubino a Carla Leandri, oro e smeraldo a Paolo Binaglia, oro e diamante, 100 donazioni, a Piero Capoccia, targa e orologio AVIS a Giancarlo Capoccia per ben 107 donazioni. Un vero piacere, una grande soddisfazione attribuire negli anni sempre un buon numero di benemerenze, nonostante il calo di donatori.
In periodi di crisi ci si augura una costanza alla donazione da parte degli associati.
Il calo delle donazioni deve essere da stimolo al coinvolgimento ed all’attivazione di soggetti istituzionali e non nella ricerca di nuovi donatori.
È necessario maturare una cultura solidale nel tempo per il raggiungimento dell’autosufficienza, il ruolo della scuola, in tal senso, è fondamentale.
L’AVIS di Città della Pieve saluta e ringrazia sentitamente la dottoressa Susanna Russo che per anni ha guidato il punto di raccolta della città del Perugino, sostituita dalla dottoressa Maria Grazia Brancaleoni alla quale viene dato un caloroso benvenuto. Ringraziamenti sentiti anche ad A.L.I.Ce. per la costante collaborazione che da numerosi anni assicura all’AVIS pievese, in particolare al dottor Adriano Cipriani, cardiologo, volontario di questa Associazione, che, unitamente agli infermieri ed al personale di segreteria, ha facilitato gli esami cardiologici di rito per l’iscrizione all’AVIS di vari studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Italo Calvino”.