Perugia

Appartamenti all’ex Tabacchificio, i conti non tornano

Appartamenti all’ex Tabacchificio, i conti non tornano. Sia i prezzi di vendita sia i canoni di affitto dei 171 appartamenti realizzati in via Cortonese con un progetto di social housing risultano più alti di quelli di mercato, denunciano i consiglieri Francesco Zuccherini (Pd) e Fabrizio Croce (IpP e Rc Giubilei).

Secondo quanto evidenziato in un ordine del giorno di cui è iniziata oggi la discussione in III Commissione consiliare, i termini di vendita e di affitto degli alloggi, non sarebbero corrispondenti né alle normative del social housing, né all’accordo territoriale sottoscritto con il Comune di Perugia.

Oltre ad essere vendute ad un prezzo molto alto e per di più deciso unilateralmente dal fondo immobiliare, quando la normativa fa esplicito riferimento agli accordi fra le organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello locale, questo canone – si legge nell’odg – sembrerebbe totalmente fuori dai limiti concertati con lo stesso Comune di Perugia nell’accordo sul canone concordato del 18 giugno 2018. Accordo che per quella zona (semi-centro) impone un canone di locazione massimo dell’alloggio sociale di 48,5 euro a metro quadro.

Cos’è il social housing

Il social housing è caratterizzato da progetti di tipo sociale che hanno lo scopo di far nascere comunità e sviluppare l’integrazione, come ad esempio l’utilizzo di spazi e servizi comuni tra gli abitanti.

Questi progetti si rivolgono principalmente a famiglie o coppie del ceto medio che non possono permettersi una casa a prezzo di mercato, ma che hanno un reddito troppo alto per accedere all’edilizia popolare. In generale si tratta di nuclei familiari a basso reddito, giovani coppie, anziani in condizioni economiche svantaggiate, studenti fuori sede, immigrati e famiglie con lavoratori con contratti atipici. A tal fine, la normativa prevede che coloro che costruiscono questi immobili hanno diritto a dei benefici in termini sia fiscali che in ambito urbanistico-edilizio.

Il progetto dell’ex Tabacchificio

Per quanto riguarda l’ex Tabacchificio di via Cortonese, nel 2016 veniva presentato il progetto di riqualificazione. Un progetto secondo il quale entro il 2018 l’area avrebbe ospitato un complesso residenziale di 27 mila metri quadrati con 171 alloggi.

La società Sgr si è impegnata a riqualificare l’area con un progetto di sviluppo che prevedeva appunto la realizzazione di 171 alloggi dedicati all’edilizia sociale. L’operazione è stata eseguita tramite il Fia (Fondo investimenti per l’abitare) gestito da Cdp Investimenti, il quale ha sottoscritto il 70 per cento del Fondo Asci (Abitare sostenibile centro Italia) gestito da Prelios Sgr, che a sua volta ha acquisito l’area dell’ex tabacchificio.

L’odg

Ma l’intervento non è ancora completato e i prezzi di vendita e locazione sarebbero più alti addirittura delle quotazioni di mercato e comunque al di fuori delle possibilità dei soggetti a cui è indirizzato il progetto di social housing.

L’odg intende impegnare sindaco e giunta a chiarire la posizione di Housing Umbria, che ha costruito e messo in vendita l’area dell’ex tabacchificio, in particolare per la finalità della proposta stessa, anche in virtù dei contributi e delle agevolazioni ricevute. Si chiede poi che il Comune di faccia garante della convenzione di edilizia sociale firmata l’8 agosto 2017 con Prelios – società di gestione del risparmio s.p.a. – che ha stabilito i termini della vendita degli immobili in costruzione. Infatti, a seguito alla variante al PRG, avvenuta negli anni 2015 e 2016, è stata data la possibilità di costruire nell’area dell’ex tabacchificio degli edifici da adibire ad edilizia residenziale sociale, facendo discendere, di conseguenza, l’obbligo di realizzare alloggi destinati ad edilizia residenziale sociale.