(Fra.DeA.)- “Vent'anni di lavoro in psichiatria a Spoleto, con evidenti risultati nell'efficacia della cura riabilitativa, vengono interrotti e cancellati da un atto d'imperio”. Con queste parole si apre il manifesto di protesta firmato dalle due associazioni di famigliari di malati di mente Fondazione Carlo Manuali e “Le vie dei Canti”, che riaccende la polemica di questi giorni contro la mancata assegnazione dei servizi psichiatrici al Cerchio, cui lo scorso 25 ottobre è stata preferita in appalto la Seriana 2000, società cooperativa sociale di Cesena. Un folto capannello di persone si è radunato stamattina in piazza Garibaldi per sottoscrivere il manifesto di protesta delle due associazioni. “Lo strapotere di burocrati ottusi offende la società civile spoletina”, si legge ancora sul documento. “L'aziendalizzazione deteriore della sanità, il mero rapporto costi/ricavi, non paga nella sanità; tanto meno nel settore della salute mentale, dove i risultati si vedono negli investimenti di lungo periodo”. “Chi ha interesse a cancellare un servizio che emerge per l'efficacia della cura?” chiedono le due associazioni e i cittadini che firmano. “Certo non i cittadini di Spoleto che hannno partecipato con tanto interesse ed emozione alla chiusura del Manicomio di S.Paolo…perché la cittadinanza di Spoleto deve essere trattata con omertà e mancanza di rispetto?”.