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Appalto Pir “Spello Capoluogo”, Tar boccia ricorso contro Consorzio aggiudicatario

Il Tar dell’Umbria boccia il ricorso presentato contro il Consorzio di imprese che si è aggiudicato l’appalto del Pir “Spello Capoluogo”

Soddisfazione è stata espressa dall’amministrazione comunale alla notizia del pronunciamento del Tar Umbria a conferma della correttezza della procedura di gara e del lavoro della commissione appositamente costituita per l’affidamento dei lavori di realizzazione delle infrastrutture a rete e delle pavimentazioni del Piano integrato di recupero, il cosiddetto Pir “Spello capoluogo”.
In particolare il Tar ha annullato il ricorso presentato dalle ditta Zambelli srl di Galeata (Fc), capogruppo del raggruppamento temporaneo di impresa composto da Bies Srl di Assisi e dal Consorzio Consystem di Perugia nei confronti del Comune di Spello (difeso dall’avvocato Valentino Brizi) e del raggruppamento temporaneo di impresa formato dal Consorzio ravennata Soc. Coop. Spa di Ravenna (capogruppo) e da Coir, Consorzio imprese romagnole di Cesena.
Il sindaco Sandro Vitali esprime soddisfazione per la sentenza del Tar, ma è comunque più cauto sull’avvio dei lavori del Pir, in quanto dichiara che “bisognerà attendere le motivazioni del Tar (che saranno rese note in seguito al deposito della sentenza integrale), per capire se la ditta ricorrente avrà i presupposti giuridici per ricorrere al Consiglio di Stato. E’ invece preoccupante – continua il sindaco – l’attuale normativa ed i tempi lunghissimi necessari per completare l’iter di una gara così importante per la comunità spellana e per l’intera regione.
Non è possibile che le amministrazioni si trovino di fronte a numerosi ricorsi, spesso anche strumentali, senza la possibilità di procedere, se non dopo il pronunciamento del Tar e del Consiglio di Stato. Se non cambia la normativa, sarà sempre più difficile far ripartite l’economia legata alle procedure pubbliche”.