Il mancato rinnovo degli ammortizzatori sociali per i lavoratori degli appalti ferroviari potrebbe determinare esuberi anche in Umbria. E’ quanto lamenta Ivano Bruschi (Filt Chil), commentando lo sciopero per la giornata di lunedì 24 settembre proclamata dalle segreterie nazionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fast Ugl.
Una decisione che arriva, ricorda la Filt Cgil, in uno scenario dove le aziende del gruppo F.S., che ad ogginon hanno mai dichiarato diminuzioni di lavoro, sviluppano gare che vengono affidate con ribassi eccessivi, cambi continui delle imprese affidatarie, frammentazione in lotti sempre più piccoli che rendono difficile il mantenimento del livello occupazionale e mancate applicazioni delle clausole sociali.
In Italia i posti di lavoro a rischio sono circa duemila, su una platea di circa diecimila occupati. Il Governo, al quale da tempo i sindacati chiedono di trovare le misure necessarie atte ad evitare quello che rappresenterebbe un vero e proprio dramma sociale, non è intervenuto.
“Al Governo – spiega Bruschi – chiediamo inoltre la pubblicazione delle tabelle di costo del settore, strumento necessario per evitare la sciagura dei ribassi eccessivi. Anche in Umbria si potrebbero produrre ricadute occupazionali con lavoratori in esubero. Tutto questo avviene in uno scenario che da circa quattro anni avrebbe dovuto vedere un aumento del numero dei lavoratori grazie all’assegnazione del nuovo servizio di pulizia a bordo treno, che invece, a causa di gare assegnate con ribassi eccessivi, ha prodotto ad oggi precariato e in futuro produrrà esuberi“.