Città di Castello

Apertura al pubblico Torre civica, in commissione Rigucci punta il dito sulla sicurezza

E’ stato approfondito in commissione Servizi un documento di Marcello Rigucci (capogruppo della Lega) sulla Torre civica di Città di Castello. Nei giorni scorsi l’esponente della minoranza è tornato a sollevare alcune questioni attinenti a vario titolo prescrizioni e norme di sicurezza di uno dei monumenti simbolo della città, a seguito dell’apertura straordinaria nel periodo natalizio e dopo i lavori che ne hanno permesso la visita fino all’affaccio del tetto.

Rigucci ha parlato di “autorizzazioni senza le marche da bollo previste, modifiche alle dotazioni originarie della torre come il pavimento, alcune scritte e delle tavole, che si osservavano all’interno prima dell’intervento e che, a fine intervento, non sono più visibili”. Il consigliere ha citato relazioni dell’ente nelle quali venivano evidenziate carenze nella sicurezza rispetto all’ipotesi dell’apertura al pubblico: “Alcune le ho notate anch’io in diversi aspetti. I lavori non sono stati fatti bene, chiediamo la restituzione dei soldi da parte della ditta incaricata”.

Il responsabile dei Lavori Pubblici del Comune Stefano Torrini ha ricordato come “in occasione della riapertura circa 700 persone hanno visitato la torre sulla base di un regolamento e della sottoscrizione di una liberatoria, come accade in altri contesti simili a limitata accessibilità e con potenziali pericoli connessi al loro essere un bene monumentale ed architettonico antico. In vista dell’apertura definitiva faremo altre valutazioni e approfondiremo ogni aspetto”.

Minciotti (Pd): “La torre va valorizzata perché è un bene importante”. Vincenti (Tiferno Insieme): “La vera domanda è sapere chi l’ha storta, quale intervento pregresso ne ha minato la stabilità, svuotando le fondamenta senza poi riempirle di nuovo”. Bettarelli (vicesindaco e assessore alla Cultura): “L’apertura di Natale è stata una prova generale e ci ha permesso di osservare ad ampio raggio quali sono le problematiche e le caratteristiche di gestire la torre come bene visitabile. Per questo abbiamo formulato una liberatoria che elencava una serie di controindicazioni alla visita. Nell’ottica di un apertura permanente, ritengo importante procedere con cautela, verificando ogni possibile elemento, senza tuttavia fare del terrorismo psicologico con il rischio di creare un procurato allarme che non aiuterebbe a risolvere i problemi”.