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Aperta l'esposizione della 'Madonna di Foligno' / Per il Vescovo 'è un segno del Signore' per il sindaco 'un evento storico'

Claudio Bianchini

Non sarà un miracolo ma certi segnali, certe opportunità, certi eventi storici non accadono per caso, e devo essere colti nel migliore dei modi lavorando tutti insieme per il bene della comunità. E' sostanzialmente su questo filo conduttore che si sono sviluppati gli interventi dei protagonisti del ritorno a casa della Madonna di Foligno. Il primo 'miracolo' è stato per l'appunto il ritorno della tela considerando che – come ha sottolineato lo stesso sindaco, Nando Mismetti – 'è la prima volta che un'opera di Raffaello torna nella nostra regione'. Ma ciò che ha permesso questa storica operazione, è stata prima di tutto la sinergia tra una grande società come l'Eni, la Santa Sede, la Diocesi di Foligno e l'amministrazione comunale con il prezioso contributo di istituzioni che operano sul territorio e per il territorio come la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e l'ente Giostra della Quintana.

'Un segno del Signore' – Come ha messo in evidenza il vescovo monsignor Gualtiero Sigismondi infatti 'nulla è impossibile a Dio e agli uomini di buona volontà quando si uniscono per lavorare ad alti fini'. 'Il primo ringraziamento ed il primo successo – ha dichiarato – deve andare proprio alla Santa Sede ed ai Musei Vaticani che hanno accettato la richiesta da noi inoltrata e che si sono subito messi a completa disposizione, evidentemente – ha commentato – a qualcosa sono servite anche le preghiere delle suore del monastero di Sant'Anna che hanno tento desiderato il ritorno di quest'opera'. L'emozione e la gioia di monsignor Sigismondi sono evidenti tanto che aggiunge 'Questa operazione per noi non ha soltanto un valore prettamente culturale ed artistico seppure di enorme rilevanza ma è un segno che dobbiamo saper cogliere, è il segno che il Signore opera per noi ed anche in questo modo ci dimostra che ci vuole bene'. Sua Eccellenza ha anche scritto un'apposita preghiera per l'occasione invocando la benedizione della Vergine folignate.

'Debito da saldare' – 'Ho accettato subito la proposta di esporre, anche se per pochi giorni, la Madonna di Raffaello nella città che l’ha ospitata per 217 anni anche perchè sentivo di dover onorare un debito con Foligno dal ’97 quando, nonostante gli sforzi compiuti, non riuscimmo a salvare il torrino. Oggi la prima cosa che ho guardato passando in piazza è stato proprio il torrino che è tornato lì, a svolgere la sua funzione di simbolo della città'. Questa la toccante dichiarazione che questa mattina ha rilasciato il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci, nel presentare, nella sala rossa di Palazzo Trinci, l’esposizione straordinaria dell’opera, visibile gratuitamente sino al prossimo 26 gennaio.

'Una porta sul paradiso' – Paolucci ha quindi sottolineato il motivo per cui il capolavoro incanta i visitatori. 'La Madonna di Foligno è il Paradiso – ha spiegato – anzi, per meglio dire, è come una porta aperta sul Paradiso. Uno si mette di fronte a questa tela e vede il Paradiso ed è felice e grato al destino di essere vivo e di avere occhi per guardare e un cuore per emozionarsi. Per questo ha sedotto Napoleone, reali e semplici cittadini nel corso dei secoli. Ma che cos’è il Paradiso per Raffaello? E’ una giornata estiva, di sole ma anche di nuvole azzurre e grigio viola che diventano, nel gioco delle luci e delle ombre, figure di angeli fanciulli. Il Paradiso è una giovane mamma che stringe a sé il suo bambino bellissimo, capriccioso e irrequieto come tutti i bambini. Il Paradiso sono le immagini benevole, rassicuranti di Santi (Francesco, Giovanni, Girolamo) i cui nomi si moltiplicano nei paesi e nelle parrocchie d’Italia. E il paesaggio, una verde vallata assolata con sopra l'arcobaleno – ha rilevato – inviterei il sindaco di Foligno a prenderlo come simbolo per la città stessa. E sono particolarmente orgoglioso di averla restituita seppur per qualche giorno alla sua cornice legittima'.

'Evento storico' – E Nando Mismetti, sindaco di Foligno, ha infatti parlato di 'evento eccezionale per la città di grande rilievo culturale e di particolare significato spirituale. Questo risultato straordinario è stato ottenuto grazie alla sensibilità e alla disponibilità di Santa Sede ed Eni ed è frutto anche della costante azione di quanti, a Foligno, si sono impegnati per far sì che questo ‘miracolo’ potesse avvenire. è un fatto irripetibile, quello di riportare questa opera di Raffaello proprio lì, nella chiesa del monastero, dove è stata conservata dal 1565 al 1797. La città vive questo momento con grande orgoglio, consapevole dell’importanza anche di far conoscere ai visitatori il rapporto tra questo dipinto, capolavoro assoluto dell’arte, e la sua storia'.

L'impegno dell'Eni – Per Stefano Lucchini, direttore relazioni internazionali e comunicazione Eni 'lo scopo della mostra è proprio quello di lasciare un’emozione e un ricordo indelebile negli occhi dei cittadini e di tutti coloro che ammireranno questo splendido capolavoro, rispondere alla richiesta di un territorio, divulgare cultura con operazioni di qualità. è importante ricordare che per realizzare questa deviazione di percorso del quadro – altrimenti già a Roma – è stata indispensabile la collaborazione e la disponibilità dei Musei Vaticani che hanno sposato con entusiasmo l’idea di far soggiornare per una settimana l’opera in uno spazio che in passato le è stato familiare. E' fondamentale, in operazioni come questa, avere al proprio fianco il partner giusto. Persone che sappiano comprendere quanto fondamentale sia, oggi ancora di più, mettere in circolo la cultura, renderla accessibile, portarla alle persone, lasciare una traccia di cultura'.

Parata di autorità – La sala rossa di Palazzo Trinci era gremita come non mai, a sottolineare l'importanza dell'evento storico, una parata di autorità civili, militari e religiose che hanno occupato oltre metà delle poltroncine a disposizione. In prima fila, il sottosegretario alle Infrastrutture Rocco Girlanda, la vicepresidente della Camera dei Deputati Marina Sereni, l'assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco, il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, onorevoli e senatori umbri, il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e quello di Assisi Claudio Ricci insieme a numerosi colleghi del territorio, assessori e consiglieri comunali nonchè rappresentanti delle categorie economiche e di enti e associazioni cittadine, tra i quali il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno Alberto Cianetti ed il presidente dell'ente Giostra della Quintana Domenico Metelli.

I primi visitatori – La mostra, in via dei Monasteri, resterà aperta fino al 26 gennaio prossimo (oggi fino alle 19,30, da domani fino a domenica 26 gennaio dalle 9 alle 19,30). Dopo un buffet offerto a Palazzo Trinci i partecipanti hanno potuto ammirare in anteprima l'opera raffaellesca esposta al Monastero di Sant'Anna.

Polemica sull'organizzazione – E intanto scoppia la polemica sull'organizzazione della cerimonia, con ingresso riservato esclusivamente alle persone accreditate ed il resto della cittadinanza lasciata fuori i cancelli di Palazzo Trinci. Su facebook sono già apparte le prime contestazioni da parte del candidato sindaco dei grillini Fausto Savini e dell'ex senatore dell'Udc, Maurizio Ronconi. Si annunciano tra l'altro richieste di chiarimenti in più sedi istituzionali per individuare responsabilià personali e amministrative.

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