Oggi è una giornata storica: non solo e non soltanto per Foligno, ma per l’Umbria così come per le Marche e l’Italia intera. Da oggi si può davvero dire che ‘a Foligno c’è anche il mare’ se pensiamo che in meno di un’ora, dal ‘centro del mondo’ si può arrivare sulle rive dell’Adriatico.
Appennino cerniera di congiunzione
Dalla Flaminia sino alla Muccia nelle Marche sono percorribili 35 km a quattro corsie, con cinque svincoli e 13 gallerie a doppia canna. L’Appennino Umbro Marchigiano, da sempre barriera quasi insormontabile tra le due regioni diventa oggi la cerniera di congiunzione tra due territori e due popoli che sono una sorta di ‘gemelli separati dalla nascita’ che finalmente si ritrovano abbracciati insieme.
Sarà aperta dalle 20 e non sarà richiusa
“La nuova Val di Chienti sarà percorribile già da oggi intorno alle 20 e smentisco le voci di chi sostiene che verrà richiusa per altri lavori o cantieri”: lo sottolinea Guido Perosino, manager umbro, confermato come amministratore unico della società Quadrilatero Spa, deus ex machina dell’intero intervento.
Matteo Renzi taglia il nastro
A tagliare il nastro di un’opera amata e odiata, ma in ogni modo attesa da circa trent’anni è stato, oggi 28 luglio, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. A ‘metterci la faccia’ è stato lui, ma lungo quella galleria, in fila uno dietro l’altro, c’erano i volti di tutti i cittadini dei comuni che si trovano lungo la strada, di tutti gli amministratori locali, provinciali, regionali e dei politici nazionali che a vario titolo e da diversi schieramenti si sono impegnati per realizzarla, così come quelli dei dirigenti e dei tecnici, ma soprattutto quelli degli operai che l’hanno costruita fisicamente.
“Da domani quindi…tutti al mare…” come ripetevano un po’ tutti in una sorta di tormentone collettivo. Non solo ‘per mangiare il pesce, per fare il bagno o fare una passeggiata lungo mare’: la nuova strada è una strada anche e soprattutto verso lo sviluppo sociale, culturale, turistico ed economico.
L’intervento ed i ricordi del Presidente del Consiglio
“Quando da giovane ero a Nocera Umbra in un campo scout per aiutare le popolazioni umbre colpite dal terremoto ricordo che sentivo già parlare di questa strada – ha detto il premier Renzi dal palco – c’erano persone che dicevano che tanto, prima di morire non sarebbero riusciti a vedere quest’opera realizzata. Quando ci si deve spostare per il Paese sento sempre dire che c’è il problema di Colfiorito ebbene, ora diventa lo snodo cruciale per il centro Italia“.
“E invece eccoci qua, certo ci sono stati tanti problemi e ritardi – ha ammesso – ma alla fine ce l’abbiamo fatta, ecco, l’Italia che presentiamo oggi è l’Italia che non vuole più rimanere in ritardo nella consegna delle infrastrutture. Le distanze si accorciano, i tempi di percorrenza si accorciano, aumenta la sicurezza e diminuisce anche l’inquinamento – ha sottolineato il presidente del Consiglio – e questo per il turismo è un fattore determinante e straordinario. Sorvolando queste zone in elicottero – ha proseguito Matteo Renzi – mi sono reso conto che vivete in una zona bellissima, ecco, il modello che vogliamo per l’Italia è proprio questo, un modello si sviluppo e di infrastrutture che sappiano rispettare la bellezza dei luoghi. Da presidente del Consiglio pro tempore sono orgoglioso di poter dire che un’opera fatta all’italiana significa fatta con novità, professionalità e dedizioni tipiche del made in Italy”.
Le dichiarazioni della presidente umbra, Catiuscia Marini
“Diamo atto al Governo di aver rispettato un impegno e ringrazio per questo il presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio – ha dichiarato la presidente della Regione dell’Umbria, Catiuscia Marini – ma anche tutti i sindaci dei territori interessi ed i dirigenti dell’Anas che ci sono sempre stati vicino condividendo con noi tutte le sfide del progetto Quadrilatero. Oggi – ha sottolineato la Marini – non si aprono soltanto due strade ma si abbatte una barriera storica tra l’Umbria e le Marche e l’Appennino si trasforma da ostacolo che ha tarpato le ali in un volano di sviluppo. Oggi aumentano le nostro opportunità economiche, culturali e sociali – ha evidenziato la presidente dell’Umbria – pensiamo soltanto alle occasioni che ci potrà offrire il porto di Ancona. Oggi si stringono sempre di più le sinergie sanitarie, istituzionali e politiche. Dalle ferite del terremoto è nata un’opportunità di sviluppo e di futuro che abbiamo saputo cogliere e trasformare in realtà”.
‘Matrimonio tra Umbria e Marche’
Il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli ha sottolineato come “nell’ottica della macroregione, il fatto che due realtà che già collaborano su molti fronti, abbiano oggi anche infrastrutture che le collegano meglio significa semplificare, facilitare e rendere più chiaro il progetto che stiamo portando avanti. Dentro una strada ci sono tante cose: c’è lo sviluppo, la crescita, la vicinanza del turismo ebbene, oggi tra Marche ed Umbria si celebra un matrimonio” (qui il video).
“Ci troviamo in questa galleria, che è la galleria palude – ha commentato nell’intervento di apertura il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani – e di fatto, oggi Anas esce dalla palude con un’opera che è una svolta per il Centro Italia e con cui si fa un servizio importante al Paese. Si tratta di un’opera bellissima e punto di partenza per una nuova Anas”.
Tra i tantissimi presenti alla cerimonia anche il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il Viceministro alla Infrastrutture Riccardo Nencini, la Vicepresidente della Camera dei Deputati Marina Sereni ed il presidente della Quadrilatero Spa Guido Perosino.
Svincolo di Scopoli ‘ciliegina sulla torta’
Non è mancato, come promesso, un richiamo alla questione dello svincolo di Scopoli. “Lavoreremo anche in quella direzione, come assicurato agli abitanti della frazione di Scopoli – ha sottolineato la presidente Marini – affinché la realizzazione sia il completamento finale, la giusta ciliegina sulla torta”.
A ridosso dell’area parcheggio di Colfiorito, da dove sono partire le navette per accompagnare i partecipanti alla cerimonia, era presente una piccola rappresentanza dei residenti della zona che ha esposto cartelloni per sollecitare la realizzazione dell’opera.
I dettagli dell’opera
Il tratto aperto al traffico lungo la direttrice Foligno-Civitanova Marche, in variante alla strada statale 77 della Val di Chienti, è lungo complessivamente 35 km e si estende da Foligno (innesto SS3 Flaminia) a Muccia (MC), dove si connette al tratto già esistente, completando e rendendo fruibile l’intero itinerario di 95 km fino a Civitanova Marche, dove a sua volta si innesta all’autostrada A14 e alla strada statale 16 Adriatica.
L’investimento complessivo per la realizzazione della direttrice ammonta a circa 1,1 miliardi di euro. Il nuovo tratto comprende 13 gallerie per un’estensione complessiva di ben 21 km (pari a oltre il 60% del tracciato aperto). Tutte le gallerie sono realizzate a doppia canna (una per ogni senso di marcia). La galleria più lunga è la galleria «Varano», di 3,4 km, nel comune di Serravalle. Tra le altre gallerie, le più lunghe si trovano principalmente nel comune di Foligno (3 gallerie su 6 di lunghezza superiore a 2 km). Sono inoltre presenti 9 gallerie artificiali, di cui 3 a canna singola in direzione Foligno, per un totale di 976 metri in carreggiata nord e 1,3 km per le canne della carreggiata sud.
Inaugurato il tratto perugino
In contemporanea, è stato inaugurato anche il tratto lungo la direttrice Perugia-Ancona: lungo complessivamente 15 km, si estende da Pianello a Sospertole, connettendo i tratti già esistenti e completando la realizzazione del tracciato in variante alla strada statale 318 di Valfabbrica nonché il tratto umbro della direttrice. Il lotto Pianello-Valfabbrica (8,5 km) è stato realizzato dalla Quadrilatero, mentre il tratto Valfabbrica-Sospertole (6,8 km) è stato realizzato da Anas.
L’investimento complessivo per la realizzazione delle opere ammonta a circa 224 milioni di euro. Per un breve tratto di 2,3 km complessivi, in corrispondenza di due gallerie e due viadotti, la carreggiata è unica, a una corsia per ogni senso di marcia. Il raddoppio è già progettato e sarà realizzato con successivo appalto per un valore di circa 116 milioni di euro. Lungo il tratto aperto sono presenti 5 gallerie (in tutto 4,6 km), e 17 viadotti lunghi complessivamente 2,3 km. Le connessioni con la viabilità secondaria sono garantite da 3 svincoli: Pianello, Valfabbrica e Casacastalda. Il nuovo tratto aperto consente una riduzione dei tempi di percorrenza di circa 20 minuti, passando dagli attuali 28/30 minuti a circa 10, con un accorciamento del percorso di 6,5 km e un abbattimento della produzione di anidride carbonica stimato in 17 tonnellate al giorno. Il completamento del tratto marchigiano, avverrà però entro il 2017.