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AP, critiche da Perugia con vista sulla Regione: l’occasione è il Frecciarossa

E’ il Frecciarossa il primo “treno” che il candidato sindaco di Alternativa Popolare, Davide Baiocco, prova a prendere nella sua corsa per Palazzo dei Priori. Che per il partito di Stefano Bandecchi dovrebbe essere la prima stazione in vista dell’assalto alla Regione.

E l’occasione per colpire su Perugia guardando all’Umbria è data proprio dalla gestione dei trasporti ferroviari, mettendo nel mirino l’assessore Enrico Melasecche e la governatrice Donatella Tesei. Bocciati “dai Papi”, scrive Baiocco. Che ricorda: “Invece di scommettere sulla fantomatica Medio Etruria rileggessero, tanto per iniziare, un progetto di viabilità ferroviaria del 1846», elaborato dall’ingegnere ispettore di prima classe e socio di varie accademie, Giuseppe Bavosi, per conto di papa Pio IX e dello Stato Pontificio. Il Bavosi si rivolgeva all’illustre e nobile magistrato di Perugia, al quale evidenziava «l’utilità delle strade ferrate che dovrebbero preferirsi alle altre, tenute a calcolo le considerazioni tutte statistiche, economiche-commerciali favorevoli alla Provincia di Perugia”.

Dal suo canto, il magistrato di Perugia si proponeva “di porre in opera le opportune pratiche affinché la strada ferrata si avvicinasse alla Città regina dell’Umbria” per la natura dei suoi luoghi, dei suoi prodotti, della sua industria e del suo commercio.

“È così che l’Umbria – osserva Baiocco – guadagnò la sua centralità ferroviaria, con le linee posizionate sulle direttrici Firenze-Arezzo-Cortona-Perugia e Ancona-Umbertide-Perugia, indirizzate poi verso Roma attraverso Assisi, Foligno, Spoleto e Terni. Un bene prezioso. L’ingegner Bavosi aveva capito – e il Papa lo sostenne con convinzione – che occorreva far passare la ferrovia nei territori più popolosi e con un’economia avanzata”.

“Adesso, invece – accusa il candidato di Alternativa Popolare – l’assessore Melasecche vuole penalizzare l’economia di Perugia e dell’Umbria, facendo passare i Frecciarossa in mezzo ai campi, da qualche parte in Toscana”.

Aggiungendo: “Il progetto politico della Lega di Salvini, al quale l’assessore ai Trasporti Melasecche e la presidente Tesei aderiscono e rappresentano, è sempre quello di sviluppare l’alta velocità sull’asse Milano-Firenze-Roma. In Umbria, la Lega finge, in maniera ipocrita, di non sapere che un progetto che non include Perugia e i bacini di utenza successivi a Perugia è contro gli interessi di tutti gli umbri. Ma, grazie a Dio, ci sono i Papi e la storia a dimostrare quanto negativo per l’Umbria sia il solo fantasticare sulla stazione Medio Etruria, argomento sul quale Melasecche e la Tesei tanto invece si affannano…”.

L’alternativa, lamenta Baiocco, è condannare gli umbri, in particolar modo i perugini, a pendolare in auto verso una stazione dove passano i Frecciarossa, a circa 60 chilometri di distanza da Perugia. “Ce la pagate voi la benzina? Sono oltre 120 chilometri, fra andata e ritorno…” dice Baiocco a Tesei e Melasecche. Concludendo: “Da perugino non lo voglio, né posso permetterlo. Non sopporto di essere danneggiato, né di veder così danneggiati i miei concittadini, per sempre. Penso ai tanti imprenditori e professionisti che necessitano di raggiungere Milano e Roma utilizzando l’alta velocità, ma anche alle molte persone che si spostano per ragioni diverse, che vanno dal divertimento al bisogno di cure mediche altamente specializzate”.

«Poi ci sono i dati», prosegue Baiocco, «riportati più volte anche dalla stampa. Sono importanti e non possono più essere ignorati: città quali Udine, Pordenone, Conegliano e Treviso, con un bacino di 269.000 abitanti che non vogliono andare a prendere il Frecciarossa a Mestre, hanno ben cinque coppie di Frecciarossa. Di conseguenza, è semplicemente surreale che oltre 400.000 abitanti delle principali città umbre – Perugia, Gubbio, Assisi, Foligno, Spoleto e Terni – debbano rincorrere il Frecciarossa alla “Medio Etruria” in Toscana o ad Orte, come vorrebbero Melasecche e la Tesei. Il loro è un progetto privo di senso e, pertanto, Alternativa Popolare presenterà un suo progetto sull’alta velocità. Il nostro coordinatore nazionale Stefano Bandecchi, il nostro candidato alla Regione dell’Umbria Riccardo Corridore ed io lotteremo per far crescere il servizio dei Frecciarossa a Perugia, a Gubbio, ad Assisi, a Foligno, a Spoleto e a Terni, in quanto l’unica battaglia per rinnovare la centralità ferroviaria dell’Umbria è quella – solo e esclusivamente – per l’alta velocità su questo percorso».