Il tribunale del riesame di Roma ha respinto il ricorso con il quale l'avvocato Manlio Morcella, difensore dell' ex-presidente BPS-SCS Giovannino Antonini aveva chiesto l'annullamento dell'ordinanza di carcerazione, emessa dal GIP Maria Laura Tomaselli su proposta del PM Pesci.
L'ex-dominus resta quindi ai domiciliari, nella propria abitazione di Spoleto, dove si trova dal 22 luglio scorso.
Il Tribunale del riesame ha dunque accolto le richieste dell'accusa – che contesta ad Antonini, ma anche al giudice De Bernardi, all'avvocatessa De Paola e al faccendiere Giorgio Cerruti, la corruzione in atti giudiziari – secondo la quale sussistono i motivi della custodia cautelare.
Secondo gli inquirenti Antonini avrebbe contrattato con l'avvocatessa de Paola un “aiuto” da parte del giudice de Bernardi – per un valore di 50mila euro – per vedere annullato il decreto di commissariamento dell'istituto di credito BPS e della holding SCS.
Tale addebito, mosso dalla procura capitolina, è stato contestato dallo stesso Antonini, il quale sostiene che i 21mila euro consegnati alla De Paola altro non sono che un acconto sull'onorario della professionista.
Più tardi eventuali aggiornamenti. Intanto prosegue il viaggio di Tuttoggi.info fra le carte dell'inchiesta avviata dalla procura della Repubblica di Spoleto che si appresta a rinviare a giudizio 34 persone, fra cui lo stesso Antonini, accusate a vario titolo di associazione a delinquere, appropriazione indebita aggravata, mediazione usuraria e ostacolo alle Autorità di Vigilanza. Atti che, vale ricordare, erano stati acquisiti dalla Procura di Roma.
Stasera alle ore 22:00 l'ultima puntata della nostra inchiesta.