Con un rating di 6.7 la Regione Umbria si colloca, nell’ambito della sanità, tra i primissimi posti nazionali per la redazione dei migliori “Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza”. A renderlo noto è l’Usl Umbria 2. Un risultato di grande rilievo certificato dall’indagine condotta da Transparency International Italia “Curiamo la Corruzione. Corruzione e sprechi in Sanità” che evidenzia, in alcune realtà del nostro Paese, un sostanziale passo in avanti nella consapevolezza e nelle capacità di intervento delle Asl e delle Aziende Ospedaliere ed Universitarie in fatto di prevenzione dei fenomeni corruttivi. Ciò è stato possibile, secondo il report, grazie anche a Piani Triennali che consentono l’introduzione di misure organiche ed efficaci.
Come detto la nostra regione, insieme a Trentino Alto Adige, Piemonte ed Emilia Romagna, è tra le realtà più avanzate nel Paese in relazione alle attività di programmazione e alle misure messe in campo per prevenire e fronteggiare episodi di corruzione ed eliminare gli sprechi in Sanità.
Nel report si evidenzia inoltre come l’Azienda Usl Umbria 2 abbia contribuito in modo decisivo al raggiungimento del rating umbro di 6.7 con il miglior punteggio, tra gli enti della nostra regione, ottenuto dal Piano per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza per il triennio 2016 – 2018 che recepisce e traduce in termini operativi le norme in materia di prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.