Il Presepe di Rasiglia quest’anno non si farà! La decisione è definitiva ed irrevocabile. A metterci un punto è lo stesso Umberto Tonti, deus ex machina dell’evento e presidente dell’associazione ‘Rasiglia e le sue sorgenti’.
Con uno slogan duro e puro si potrebbe dire che è stato ‘annullato per eccesso di burocrazia’ o meglio per ‘eccessi nell’applicazione della burocrazia’.
“Siamo un’associazione di volontariato, di tanta gente che si ritrova insieme mettendo al di sopra di tutto l’amore per il proprio paese – tiene a sottolineare lo stesso Tonti – noi stiamo cercando con tutte le forze di fare una respirazione bocca a bocca ad una montagna asfittica che rischia di morire – incalza – ed è come se l’amministrazione comunale ci sferrasse invece un pugno nello stomaco che ci blocca il respiro”.
Non usa mezzi termini il presidente dell’associazione ‘Rasiglia e le sue sorgenti’: delusione e sconcerto sono ancora caldi e lo sfogo è di chi parla con il cuore e di pancia, come si fa, quando ti toccano le cose care.
“Ci chiedono di mettere in atto misure previste per manifestazioni di spessore nazionale – spiega Tonti – noi non diciamo di volere violare o non rispettare ma che almeno vengano calibrate su misura e venendoci incontro il più possibile. La burocrazia va applicata ma dagli uomini ed è qui che si chiede un aiuto. Non possiamo essere lasciati soli difronte a mille richieste e vincoli – prosegue Tonti – l’amministrazione comunale non può limitarsi a porre veti ma deve essere in prima linea ad aiutarci a superare ogni ostacolo e noi ci siamo sentiti soli”.
Ormai però, il dado è tratto e non avendo l’associazione ‘Rasiglia e le sue sorgenti’ uomini, mezzi e risorse economiche adeguate, in quanto associazione di volontariato senza scopi di lucro e secondi fini, la scelta è stata quella di gettare la spugna.
Il presepe vivente di Rasiglia era già in calendario per il 26 dicembre ed il 6 gennaio con centinaia di prenotazioni e turisti pronti ad arrivare in Val Menotre, ora i problemi si ripercuoteranno anche sull’indotto turistico alberghiero.
“Gli uffici comunali ci hanno di fatto bocciato tutti i carteggi ed ormai per rimediare non c’è tempo – torna a precisare Tonti – essere considerati una semplice attività di pubblico spettacolo senza cercare soluzioni su misura ci ha mortificato. E pensare che abbiamo messo in campo tecnici e professionisti di assoluta capacità”.
La questione, ad ogni modo, diventa ‘politica’.
“L’amministrazione deve farsi carico di queste iniziative, deve sentirle sue e sostenerle in tutto e per tutto – conclude Umberto Tonti – far applicare semplicemente le norme burocratiche dagli uffici è troppo facile”.
Un brutta tegola, considerando che sono ancora fresche le polemiche sollevate da Cristiana Mariani, ex presidente di Confesercenti contro gli uffici comunali, tanto da scegliere di annullare in capodanno a Palazzo Candiotti.
Sarà un Natale caldo…