Anno menottiano, ultimi appuntamenti prima del finale in grande stile - Tuttoggi.info

Anno menottiano, ultimi appuntamenti prima del finale in grande stile

Redazione

Anno menottiano, ultimi appuntamenti prima del finale in grande stile

Gio, 12/01/2012 - 13:43

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Sprint finale per l'Anno Menottiano. Dopo oltre 50 spettacoli, caratterizzati da un grande successo di pubblico, si avvia alla conclusione il programma degli appuntamenti ideato dall'Associazione “Celebrazioni Anno Menottiano” per omaggiare la figura del fondatore del Festival dei Due Mondi.

Ricco di iniziative il percorso che porterà alla data del primo febbraio, in cui si svolgerà il grande concerto di chiusura. Il 22 Gennaio, presso il Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi, avrà luogo “The unicorn, the gorgon and the manticore” a cura di Vocalia Consort e del direttore artistico dell'Associazione Francesco Corrias. L’opera rappresenta una delle massime creazioni di Gian Carlo Menotti, quella probabilmente cui rimase più legato e che sia ieri che oggi raccoglie i pareri unanimi della critica sul suo indiscusso valore. “In essa Menotti – afferma il M° Corrias – sul perfetto calco delle commedie madrigalesche del Rinascimento e dei suoi massimi rappresentanti Orazio Vecchi e Adriano Banchieri, attraverso una serie di madrigali per coro intervallati da un intermezzi strumentali, affida la rappresentazione simbolica della vita di un artista, la sua, a tre animali simbolici: la giovinezza all’Unicorno, la maturità alla splendida Gorgone e la vecchiaia alla Manticora. Più volte Menotti stesso ha legato la sua vita e le coordinate geografiche in cui si svolse a questi tre animali: l’Italia, l’America e la Scozia. Ma è anche un’opera che getta luce sulle convinzioni artistiche di Menotti, su quale sia la vita dell’artista ed il difficile rapporto sia con la critica che con il pubblico. Un appuntamento imperdibile, che di fatto conclude la riproposta delle musiche di Menotti nell’anno del centenario dalla nascita dell’artista, raramente rappresentato in Italia e perciò di assai difficile fruizione da parte del pubblico”.

Si proseguirà poi il 26 Gennaio, alle 15.30 con un'iniziativa, prevista nella sede della Provincia di Perugia, incentrata sull'uomo che, oltre ad aver reso Spoleto famosa nel mondo, è stato il precursore dell’idea dei Festival in Umbria e in Italia in generale. Il concerto finale, invece, si terrà alle ore 20.30 all'interno del Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti” e a rendere indimenticabile la serata, con le loro note, ci penseranno l’Orchestra Internazionale di Roma diretta dal M° Antonio Pantaneschi e i solisti Aron Chiesa e Stefano Mhanna. L'appuntamento consisterà in due parti: nella prima, tra le altre cose, verrà eseguita come ouverture la “Gazza ladra” di Rossini e in seguito il concerto per clarinetto e orchestra di W. A. Mozart mentre nella seconda il concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky.

“E' importante – spiega il presidente dell'Associazione Giampaolo Emili – che tutta la città partecipi attivamente a questo appuntamento, che chiude nel migliore dei modi l'Anno Menottiano a cui noi abbiamo sempre creduto ciecamente. Si è lavorato duro per omaggiare Menotti e per farlo conoscere alle giovani generazioni, avvalendoci anche del supporto di alcuni docenti, come avvenuto per esempio nel corso della serata delle Marionette Colla. Questi mesi per noi hanno significato davvero molto e, dopo il recente successo del concerto del New York Spirit of Gospel, anche durante le festività non ci siamo voluti risparmiare, stiamo lavorando per definire tutti i dettagli delle ultime tre iniziative in programma. Invito quindi tutte le associazioni, quelle culturali, quelle di categoria e ovviamente le istituzioni – aggiunge – ad essere presenti per godere di uno spettacolo all'insegna della filosofia menottiana. Il maestro, infatti, con i suoi Festival cercava sempre di lanciare nuovi talenti e dopo tanti anni pensiamo che Spoleto debba tornare un luogo di produzione, un trampolino di lancio per giovani con caratteristiche eccezionali ed è proprio per questo motivo che abbiamo invitato Chiesa e Mhanna, artisti dal sicuro avvenire”.

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