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Anno Menottiano, il violinista Stefano Mhanna parteciperà al concerto conclusivo

Un artista unico. Giovane ma già affermato, anche a livello internazionale. A rendere indimenticabile il concerto conclusivo dell'Anno Menottiano, che si terrà il primo febbraio alle ore 20.30 al Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”, insieme ai componenti dell’Orchestra Internazionale di Roma, diretta dal maestro Antonio Pantaneschi, e al solista clarinettista Aron Chiesa ci penserà il solista violinista Stefano Mhanna. Per il musicista, nato a Roma l’11 luglio 1995, questa sarà la prima volta a Spoleto. “Sono molto felice di essere qui – ha spiegato – per rendere omaggio alla figura di Gian Carlo Menotti, che considero un compositore di grande prestigio. Per l'appuntamento del primo febbraio, abbiamo scelto un concerto di Tchaikowsky, che personalmente ho già eseguito nel 2005 al conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Ho conosciuto nei giorni scorsi i componenti dell'orchestra e il maestro Pantaneschi e siamo stati molto soddisfatti per i risultati e l'intesa che si è venuta a creare”.
L'artista, in passato, è stato definito da Uto Ughi un talento unico. “Sono parole che fanno piacere – ha detto Mhanna – e per lui ho suonato più volte in occasione di 'Uto Ughi per Roma'. Abbiamo un buon rapporto e lo apprezzo per la sua straordinaria qualità sonora”.
Tra i progetti futuri, è previsto un concerto in Cina. Impegni che, in ogni caso, non influiscono sulla sua vita da adolescente. “Frequento il quarto al liceo scientifico – ha spiegato l'artista – e mi piacciono la matematica, la storia e la filosofia, visto il legame che presentano con la musica. La mia professione non influisce sulle amicizie e sulla vita di tutti i giorni. Al violino dedico un'ora al giorno, mentre lo studio della viola lo approfondisco soltanto se ho qualcosa in programma”.
Musicista di fama internazionale, Stefano Mhanna nasce a Roma l’11 luglio 1995. Vincitore di cinque concorsi nazionali e due internazionali, entra nel Conservatorio Santa Cecilia di Roma a sette anni e si diploma il 10-7-2007, con il punteggio di 10 con lode e menzione speciale. Non si ricorda, nella pluricentenaria storia del celebre Conservatorio romano, il caso di un così giovane studente che riesca a conseguire il diploma in così poco tempo e con una votazione così alta. In possesso di un tirocinio didattico biennale post-diploma conseguito sempre presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, annovera fra i suoi vari premi anche il premio di Via Vittoria di Roma, ed il premio Rotary per la sezione archi. Riscuote, a soli dieci anni, un’enorme successo per l’esecuzione del Concerto in re magg. op. 35 di P.I. Tchaikowsky, con l’Orchestra del Conservatorio Santa Cecilia di Roma, diretta dal M° Ernesto Gordini; per questo gli viene assegnato un importante riconoscimento dalla SIAE. Appare e suona in diverse trasmissioni televisive e telegiornali delle reti RAI (Uno Mattina / In Famiglia / Ieri, Oggi e Domani / Telegiornali di Rai 1, 2 e 3), Mediaset (Maurizio Costanzo) ed altre reti televisive private. Diversi quotidiani parlano di lui e anche giornali specialistici come il Viva Verdi e Suonare News. Collabora come solista con diverse orchestre italiane ed estere come l’orchestra filarmonica di Torino, quella di Bacau, diretta da Ovidiu Balan, la Grande Orchestra “Rachmaninov” diretta da Nicolai Rogotnev, l’Orchestra Filarmonia Veneta, la Kiev Chamber Orchestra ecc. Suona all’Accademia di Tirana in Albania e all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Si esibisce in diversi teatri come il Teatro Argentina di Roma, il Gran Teatro di Tor di Quinto in Roma, il Teatro Regio di Torino, il Teatro della Filarmonica di Trento, Il Teatro Piccinni di Bari. Da menzionare tra i suoi vari concerti, quello svolto a casa Barezzi, Museo Giuseppe Verdi (Busseto). Dispone di un repertorio che comprende circa 40 concerti con l’orchestra, oltre 50 Sonate e pezzi con pianoforte e numerose composizioni per violino solo, ma parlare di repertorio sarebbe per lui superfluo viste le sue capacità e la velocità con cui ha approccio a qualsiasi tipo di partitura. Si dice di lui che la naturalezza con cui esprime la sua essenza musicale svela una personalità che sprigiona un continuo fluire di molteplici emozioni in chi lo ascolta, e che sembra fondersi con la musica che esegue, senza mai isolarsi dalla realtà che lo circonda, ma altresì trasmettendo agli ascoltatori quel piacere profondo che lui stesso prova nella esecuzione ed interpretazione dei brani in programma. Rinomato negli ambienti anche come prestigioso organista e riconosciuto ed apprezzato al livello mondiale da numerosi ed insigni maestri e concertisti d’organo, esegue spesso i suoi concerti rigorosamente a memoria e con una maestria interpretativa e tecnica di alto livello, il più delle volte su organi di particolare prestigio, come Olgiati, Callido, Rieger, Tamburini, Mascioni, Zanin e vari altri. Nella sua formazione è importante ricordare Domenico Morgante e Jiri Lecian. Ha tenuto concerti in prestigiose Basiliche di Roma, Bologna, Milano ecc. Il suo repertorio organistico spazia dalla musica antica a quella tardo romantica con particolare attenzione al barocco e a Bach.

“Invito tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni – ha spiegato il presidente dell'associazione “Celebrazioni Anno Menottiano” Giampaolo Emili – a partecipare numerosi al concerto conclusivo del primo febbraio come segno di gratitudine e di affetto nei confronti del maestro Menotti”.