“Abbiate un po’ di pazienza, per il momento non posso dirvi nulla”. Sembra tutt’altro che riposato Giampiero Panfili, capogruppo spoletino di An e vicepresidente del consiglio provinciale di Perugia, rientrato alle 4 di stamani dall’estero dov’era per una breve vacanza. Sarà per il volo, sarà che ritrovarsi il telefonino pieno di sms di chi vuol sapere come comportarsi dopo l’annuncio che An confluirà nel Pdl lo ha spiazzato, fatto è che il suo volto appare tirato. “Io lo saprei pure cosa fare, ma non funziona così. Il nostro è un gruppo forte, legato, dove c’è uno splendido rapporto umano. Non posso decidere da solo. Mi hanno commosso le parole del collega Gianluca Speranza, ma questa decisione, ovvero se abbandonare An per La destra la voglio prendere con i miei amici e con gli elettori”. Insomma vuole le consultazioni, Panfili, e si è già messo in moto. “Alleanza Nazionale ha conservato dei valori che erano propri della destra, le basi del Msi. Voglio capire se questi valori, questi principi che sentiamo oggi saranno presenti anche nel Pdl”. Sulla data per sciogliere la riserva non si sbilancia troppo. “In linea di massima credo che occorreranno una decina di giorni. Domani voglio anche confrontarmi con i colleghi del gruppo provinciale. Poi voglio l’opinione dei miei amici, dovessi andare di casa in casa. Saranno loro a decidere”.
Altri commenti non ne fa. Si scopre però che già ai primi di febbraio il consigliere regionale Aldo Tracheggiani, il falco di Storace in Umbria, aveva tentato di agganciare Panfili per un suo salto a destra, proponendogli, pare, anche una candidatura alle politiche. Che il capogruppo aveva respinto.
Ora è il momento di riflettere per il leader di An. Insomma per dieci giorni si può anche … traccheggiare
Articolo correlato
Terremoto politico a Spoleto: i consiglieri di An pronti a lasciare Fini per la destra – CLICCA QUI