Anna, Ettore, Margherita, Filippo e Silvia: i racconti del film sul Trasimeno VIDEO

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Redazione

Anna, Ettore, Margherita, Filippo e Silvia: i racconti del film sul Trasimeno VIDEO

Anteprima al Cinema Caporali di Castiglione del Lago del docufilm omaggio alla comunità del Trasimeno
Ven, 04/04/2025 - 20:01

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Cinque storie dal Trasimeno. Un omaggio alla comunità, un invito alla scoperta, un racconto da vivere. Ventidue minuti di immagini e parole, che restituiscono l’essenza del Trasimeno.

Anteprima al Nuovo Cinema Caporali di Castiglione del Lago del docufilm ‘Racconti del Trasimeno – Cinque storie da una terra di mezzo’, prodotto dall’Unione dei Comuni del Trasimeno (Area Turismo).

Un cortometraggio, realizzato totalmente da professionisti locali, finalizzato alla valorizzazione turistica del territorio degli otto comuni aderenti all’Unione (Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano, Piegaro e Tuoro), delle ricchezze naturali, culturali ed enogastronomiche dell’intero comprensorio.

“Per fare questo – ha spiegato la responsabile dell’Area Turismo dell’Unione, Francesca Corgna – abbiamo scelto di ricorrere al racconto diretto e alle emozioni vissute da chi la nostra terra la conosce a fondo perché in essa conduce la propria esistenza”.

docufilm

Le cinque storie

Diretto dal regista Gabriele Pampanelli, con la sceneggiatura di Giovanni Dozzini e la presentazione di Stefano Baffetti, il docufilm affida infatti a cinque testimoni il compito di raccontare e descrivere il territorio, che custodisce ancora antiche tradizioni, sapori autentici e un ambiente di pregio. E così il racconto si dipana entrando nelle vite e negli interessi di Anna, appassionata produttrice di vino, di Ettore, giovane custode di questo lago grazie al suo mestiere di pescatore, Margherita, poliedrica operatrice culturale, Filippo, che sfrutta l’energia delle acque del lago attraverso il kite surf, e Silvia, immersa costantemente nella dolcezza di queste colline, essendo guida di mountain bike.

Il docufilm vuole essere uno strumento di promozione al servizio dei comuni, degli uffici di informazione e accoglienza turistica, degli operatori economici del settore turistico e culturale e delle strutture ricettive, per offrire ai visitatori un’esperienza più coinvolgente. La sua versatilità lo rende adatto a un uso anche formativo e didattico.

Le istituzioni

“Consegniamo oggi un prodotto – ha affermato il sindaco di Castiglione del Lago, Matteo Burico – che fa emergere il grande lavoro fatto con determinazione dall’Area Turismo dell’Unione. Gli otto comuni del Trasimeno hanno fatto tanto per il turismo, stiamo cercando di dare più informazioni possibili, ma abbiamo bisogno di una legge regionale per dare ai territori la possibilità di rivendicare le proprie differenze. Un atto coraggioso, un piccolo mattone di un territorio che vuole stare unito e vuole farsi conoscere”.

Queste le parole dell’assessore regionale Simona Meloni: “Dobbiamo rafforzare l’immagine dell’Umbria: l’Umbria dei laghi, dei parchi, delle città d’arte, dei borghi, della spiritualità. Dobbiamo lavorare per una permanenza più lunga in Umbria e questo si ottiene mettendo in rete i territori. Nei prossimi anni lavoreremo inoltre per mettere sempre più in collegamento il turismo con le produzioni enogastronomiche”.

Per il presidente dell’Unione dei Comuni e vicepresidente della Provincia di Perugia, Sandro Pasquali, il docufilm ha il merito di far emergere come il “Trasimeno non sia un paesaggio di memoria, ma di vita quotidiana”. “Aver avuto la forza – ha detto – di metterlo su pellicola vuol dire intraprendere un percorso per raccontare quello che noi siamo realmente, attraverso il territorio e i saperi. Bisogna avere il coraggio di raccontare quello che siamo, perché qui c’è uno stile di vita, un modello che in tanti ora stanno scegliendo, diventando essi stessi veicolo di promozione. Quello stesso stile di vita che va messo anche al centro delle scelte politiche”.

Sulla stessa linea il regista del lungometraggio: “Abbiamo raccontato – ha riferito Pampanelli – la verità e da questa ci siamo lasciati stupire. La bellezza è sempre lì a portata di mano, basta avere la capacità di aprire il cuore per poterla notare”.

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