Anti-crittogamici e stricnina; fosforo di zinco e cloruro di zinco. E ancora, dicumarolo, radenticidi anticoagulanti, carbammati, colla e veleno per topi. Sono questi gli elementi chimici maggiormente usati per confezionare veri e propri cocktail letali, che troppo spesso vengono disseminati nelle campagne intorno a Spoleto, e non solo, con lo scopo di uccidere animali. Negli ultimi giorni si è infatti registrato un aumento considerevole delle morti di animali domestici. Le ragioni che spingono alcune persone ad agire in modo così crudele sono ovviamente le più disparate: dal vicino intollerante al contadino che, a modo suo, crede di proteggere l'aia. Molto spesso però, e con particolare riguardo agli ultimi eventi, è curioso notare come l'incremento di tali fatti corrisponda con l'azione di ripopolamento, operata dai cacciatori, al termine della stagione venatoria. Un consistente numero di animali, come lepri, leprotti, starne, fagiani ed altri, vengono liberati affinché all'apertura della successiva stagione ci siano sufficienti prede per tutti gli amanti della caccia. Sorvolando sull'impatto ambientale, che non è assolutamente di poco conto, sembra che alcuni cacciatori, al fine di proteggere gli animali da ripopolamento dai loro predatori naturali come le volpi, abbiano dato vita alla prassi di disseminare le campagne – di Spoleto, Castel Ritaldi, Colle del Marchese e Campello sul Clitunno – con le, ormai tristemente note, “polpette avvelenate”. La beffa di questo genere di azioni, sta proprio nelle vittime che colpisce. La volpe e i suoi simili, per loro stessa natura, sono molto diffidenti verso questo genere di cibo, che comunque appare appetitoso, preferendo da predatori quali sono conquistarsi il loro pasto. Così le polpette avvelenate rimangono nelle campagne e troppo spesso accade che gli animali domestici – il cui istinto li spinge a mangiare qualsiasi cosa – ne diventino le vittime. Cani e gatti sono gli animali più colpiti. Cani e gatti sono gli animali più amati dagli essere umani. Cani e gatti finiscono per essere vittime di una manipolazione dell'eco-sistema operata dall'uomo. È consigliato quindi prestare particolare attenzione quando si passeggia in zone boschive con i propri cani, cercando il più possibile di evitargli una morte che di umano non ha nulla.
C.F.