Cronaca

Andrea Paris e i finalisti di Italia’s Got Talent a Foligno per Pamela, la neomamma malata

Anche vari artisti scendono in campo per Pamela, la neomamma di Montefalco affetta da un grave linfoma per il quale è in corso una mobilitazione con un ambizioso obiettivo. Vale a dire quello di raccogliere 500mila euro per consentirle delle cure sperimentali all’estero che possano darle una speranza di vita e soprattutto un futuro insieme al suo piccolo Nicola, messo al mondo a novembre nonostante la chemioterapia. Ora in suo sostegno c’è anche il folignate Andrea Paris, divenuto famoso a livello nazionale grazie a Italia’s Got Talent.

In 15 giorni la campagna sulla piattaforma GoFund ha raccolto oltre 76mila euro attraverso 2.050 donazioni e registrato 15mila condivisioni, mentre c’è chi ha effettuato donazioni direttamente attraverso l’Iban messo a disposizione dai familiari.


Dà alla vita bimbo nonostante linfoma, per Pamela gara di solidarietà per cura medica sperimentale all’estero


Attraverso la pagina Facebook “Andrà tutto bene” appositamente costituita, hanno voluto inviare il loro supporto a Pamela anche personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui Tullio Solenghi e Massimo Lopez.

Ora però arriva anche il sostegno del folignate Andrea Paris, finalista di Italia’s Got Talent, che ha coinvolto altri artisti per una serata di beneficenza che si terrà a Foligno il 23 aprile.

Per Pamela, quindi, che nonostante un tumore del sangue ha messo al mondo il suo piccolo Nicola, si terrà martedì sera all’Auditorium di San Domenico a Foligno una serata di beneficenza capitanata da Andrea Paris e con i finalisti di Italia’s Got Talent, un evento sold out già dopo un’ora e mezza. Dalla finale di Italia’s Got Talent arriveranno Lorenzo Tronconi, Urban Theory, Simone Savogin, Nicola Virdis, Ernesto Dolvi, Aurora Leoni, Gianluca Falletta.

Il sogno di familiari e amici di Pamela, ma anche di tanti che in queste settimane hanno conosciuto la sua storia e si stanno adoperando per lei, è quello di raggiungere l’ambiziosa cifra di 500mila euro in modo che la mamma montefalchese possa sottoporsi all’estero ad una terapia ancora non accessibile a tutti in Italia, la Car-T.

(modificato alle 15.20)