Il 31 maggio, giorno delle elezioni, è ormai alle porte e anche Andrea Lignani Marchesani, candidato al Consiglio regionale per Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, ha presentato candidatura e programma per le prossime regionali. Nella sala del Consiglio di Città di Castello, gremita per l’occasione, era presente anche il candidato alla presidenza della Regione Claudio Ricci. Quest’ultimo ha parlato dell’attuale esperienza elettorale definendola “un viaggio lungo 20 mesi, fatto di oltre 250 incontri”.
Entrambi i candidati hanno sottolineato l’importanza di un centrodestra unito, grazie anche all’aggiunta delle liste civiche, e perciò “popolare” e “moderato”. “In Umbria – ha aggiunto Ricci – solo uniti si può avere qualche possibilità di andare al governo della Regione”.
La ricetta per il cambiamento del candidato alla presidenza è la seguente: ripartire da un nuovo metodo, spalancare le porte ai cittadini ed avere un atteggiamento di parità con tutti loro. La regione dovrebbe quindi diventare “un’agenzia di sviluppo del territorio” che faccia collaborare pubblico, privato e associazioni per “intraprendere” e “mettersi al fianco delle imprese al fine di cogliere tutte le opportunità che si presentano”. Dopo l’applicazione di un nuovo metodo, infine, quello che serve è un piano operativo di sviluppo strategico, che stabilisca le priorità e che trasformi in azioni concrete le poche risorse disponibili.
“Gli umbri – ha concluso Ricci – dovrebbero essere liberi di scegliere il ‘meglio’ senza condizionamenti politici né culturali”.
Andrea Lignani Marchesani, che ha definito Ricci come un compagno “umano” e “politico” in questo ‘lungo viaggio’ o ‘sfida identitaria’, ha affrontato la questione dal punto di vista istituzionale, valoriale ed economico. Soprattutto in riferimento a quest’ultimo punto, l’attuale vicepresidente del Consiglio regionale ha ricordato le serie difficoltà della Regione a far quadrare il bilancio e ha avanzato una possibile, se non la più importante, soluzione: spendere nel migliore dei modi il miliardo e 600 milioni di euro che l’Umbria avrà a disposizione nei prossimi cinque anni dall’Europa, per riportare i parametri della Regione sui livelli delle altre zone del Centronord”.
Infine Lignani, che ha affrontato anche argomenti quali l’importanza “strategica” della nuova legge elettorale e la sicurezza, ha sentenziato: “C’è aria di cambiamento e vinceremo le elezioni in nome della trasparenza, dei rapporti franchi e della salvaguardia del diritto naturale, senza il quale tutto il resto è destinato a crollare”.