Situazione calda a Castel Ritaldi dal punto di vista politico, dopo le dimissioni di un consigliere comunale di maggioranza negli ultimi giorni. Ad intervenire è la segreteria del Partito democratico castelritaldese, guidata da Angelo Di Giacomo.
Di seguito la nota.
Da sei anni sentiamo ripetere lo stesso slogan: “Andiamo avanti”. E noi ci chiediamo: sì, ma verso dove? Un muro? Un burrone? O direttamente nel nulla?
Negli ultimi dodici mesi due consiglieri hanno lasciato la maggioranza, e un altro ha rifiutato un incarico. Uno di questi, prima di dimettersi, aveva perfino inviato una PEC per passare ufficialmente in minoranza; poi è rientrato in maggioranza, solo per dimettersi poco dopo.
Qualcuno dice che tutto va bene, ma forse fermarsi un attimo a riflettere non sarebbe così male. Perché tutto questo, che piaccia o no, è un dato politico serio, che mette in dubbio la tenuta e la credibilità di questa amministrazione.
Intanto a La Bruna si chiude, si smonta, si abbandona.
Più che sviluppo, sembra sottosviluppo.
Eppure ogni volta sentiamo dire che il territorio è in continua crescita, e che le colpe sono sempre e solo delle amministrazioni precedenti.
Ma le saracinesche abbassate parlano da sole
Che sia chiaro: non è certo colpa dell’amministrazione se una banca decide di chiudere. Ma pretendere almeno che rimanesse un bancomat a La Bruna ci sembrava il minimo sindacale.
Era così difficile insistere davvero?
A Campello sul Clitunno, ad esempio, l’amministrazione è riuscita a ottenere l’installazione di un bancomat in tempi rapidi.
Qui, dopo un anno di promesse, siamo ancora a zero.
Chiudiamo con un punto fondamentale: la Pro Loco è un patrimonio per il nostro territorio.
Ma proprio per questo non può e non deve essere usata come strumento politico.
Non può occuparsi di sportelli bancari o gestire piscine comunali, operazioni economicamente rischiose che, in caso di perdita, rischiano di azzerare la possibilità di fare quello per cui esiste: promuovere il territorio con eventi, manifestazioni e cultura.
Difendiamola. Non usiamola
Basta slogan. Iniziamo a ragionare.