Perugia

Ancora proteste al Mariotti: le richieste degli studenti VIDEO

Ancora proteste al Liceo Mariotti di Perugia, dove gli studenti, aderendo all’invito di Altrascuola, chiedono “cambio di passo”. Una manifestazione organizzata all’entrata a scuola per denunciare le numerose situazioni di disagio vissute quest’anno. Problematiche sulle quali, denunciano gli studenti, è risultato difficile confrontarsi con la dirigente.

E ancora, “una scarsa efficienza nell’organizzazione delle attività pomeridiane, dei progetti e nel coinvolgimento di studenti e genitori nella vita democratica della scuola”.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la gestione delle lezioni pomeridiane di strumento per gli studenti del Musicale, prima relegate in Dad e, dopo le proteste, attivate in presenza. Per Altrascuola serve un cambio di passo nella gestione degli spazi, dei PCTO, delle attività pomeridiane di potenziamento, dell’educazione civica, degli orientamenti in uscita.

Dichiara Caterina Bigini, coordinatrice di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Perugia: “Di fronte a una conclamata situazione di mala gestione, gli studenti del Mariotti hanno bisogno di reali risposte, non si può più aspettare! Non è nostra intenzione abbandonarli in questa battaglia: saremo sempre e per sempre dalla parte degli studenti!”.

Le richieste degli studenti

Gli studenti chiedono più comunicazione con la scuola, denunciando di non ricevere risposte neanche alle richieste dei rappresentanti di classe e d’istituto.

La connessione internet, dopo più di un anno di Dad e Ddi, è ancora scarsa e in diverse parti dell’edificio addirittura assente.

Gli studenti rivendicano poi il diritto a frequentare le lezioni in quarantena: un alunno in quarantena, anche se negativo o asintomatico, oggi non può risultare presente alle lezioni dalla sua abitazione, se il resto della classe sta in presenza. Inoltre, la Ddi potrebbe essere richiesta anche da chi convive con un soggetto fragile, ma questa possibilità non è garantita. 

E poi il problema spazi: a settembre – ricordano gli studenti – i terzi anni sono stati divisi in due metà, entrambe andavano a scuola in presenza, ma in diverse aule e con diversi professori. Dal momento che questa procedura richiedeva il doppio dei professori, e questo numero di docenti non era garantito, una parte della classe ha avuto intere mattinate coperte solo da professori di supplenza. 

Inoltre, lamentano scarsa formazione, ad esempio con corsi preparatori alle certificazioni linguistiche.

Diverse classi non hanno svolto le ore di Pcto, che dovranno recuperare l’anno prossimo. manca poi l’attività di orientamento universitario.

Gli studenti del Musicale chiedono più musica, visto che in altre scuole regionali si è fatto comunque fronte alle difficoltà legate alla pandemia. Oggi si può frequentare con pausa fra ore normali e ore pomeridiane che si è accorciata a 15 minuti, rendendo difficile agli studenti e alle studentesse trovare il tempo di pranzare e andare in bagno. 

Le lezioni di educazione civica sono iniziate soltanto nel secondo quadrimestre.

Inoltre, gli studenti lamentano l’impossibilità di svolgere di fatto attività alternativa all’ora di religione e l’assenza del supporto psicologico.