Categorie: Città di Castello Cronaca

Ancora lavoratori a nero nei laboratori tessili del tifernate: controllate tre aziende

Ancora controlli ed attività di verifica messa in atto dal personale del Commissariato di Città di Castello e del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, coadiuvato da altro personale specializzato appartenente al “Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Territoriale del Lavoro di Perugia –Servizio Ispezioni del Lavoro” e dalla Asl1 Umbria – Dipartimento di Prevenzione –Servizi Igiene e Sanità Pubblica e Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro”, finalizzata alla prevenzione e repressione dell’immigrazione clandestina e/o irregolare, emersione del lavoro nero e sicurezza e condizioni sui luoghi di lavoro.

Tre laboratori di lavorazioni tessili per la produzione di camice, pantaloni e giacche, tutti gestiti da cinesi sono stati oggetto di verifica.
In totale sono stati controllati 16 soggetti lavoratori cinesi, tutti in regola con il permesso di soggiorno; 5 di loro, intenti a lavorare presso le suddette attività, non sono stati trovati in possesso di regolare contratto di lavoro, dunque “lavoratori a nero”.
Per una delle tre attività è scattata la sospensione dell’attività lavorativa fino a quando non verranno regolarizzate tutte le posizioni lavorative, pagati i contributi non versati e le rispettive contravvenzioni ( 1500 euro per ogni lavoratore a nero).
Per le altre due, in regola con le posizioni lavorative, sono invece scattati i controlli della Asl1 Umbria – Dipartimento di Prevenzione –Servizi Igiene e Sanità Pubblica e Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro”, e dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Giustino, competente per territorio. I rilievi tecnici ed i controlli documentali dei siti, hanno permesso di rilevare condizioni lavorative, ambientali e lavorative assolutamente non tollerabili, motivo per il quale nell’immediato verranno emessi decreti per il ripristino dello stato dei luoghi, riportando i locali adibiti. Non solo a laboratori, ma ad abitazioni e dormitorio, alle loro destinazioni originali. Nell’ambito degli accertamenti sono stati informati anche i proprietari dei locali affittati, che dovranno vigilare acchè la regolarità ed il ripristino avvengano nei tempi e modalità previste.

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