È ancora riservata la prognosi del bambino di 9 anni che giovedì 17 marzo, dopo aver gettato dell’alcol nel camino della sua abitazione di Foligno, è stato investito dal ritorno di fiamma. Per i medici dell’ospedale “Meyer” di Firenze, dove era stato immediatamente trasferito dall’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno (accompagnato, oltre che dai familiari, anche da una pediatra che l’ha seguito in ogni istante), le condizioni continuano ad essere gravi: secondo la diagnosi dei medici fiorentini, le ustioni di terzo grado, infatti, non riguarderebbero più il 40%, ma il 50% della superficie corporea del bimbo.
All’arrivo dell’ambulanza del 118 al nosocomio del capoluogo toscano, gli specialisti dell’ospedale pediatrico hanno provveduto immediatamente al ricovero del bambino in rianimazione, dove si è proceduto alla sua stabilizzazione. Dopo l’accesso in sala operatoria e gli ulteriori controlli dei sanitari, è stata eseguita la prima dermoabrasione, la procedura necessaria alla rimozione delle parti di epidermide attinte dal fuoco ed eventualmente necrotizzate. Nella giornata di ieri, il piccolo è stato poi sottoposto ad un primo intervento chirurgico di innesto di pelle al volto e agli arti inferiori. Il bimbo resta in rianimazione: decisive saranno le prossime ore per capire come l’organismo del giovanissimo paziente reagirà alle cure.
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