Il momento non è poi così storico, né per il Pd di Terni, né per quello Regionale, visto che è in atto una faida interna ai Dem con tanto di franchi tiratori, ricorsi e contro-ricorsi. In particolare è il Pd ternano a trovarsi in una situazione di ‘rivoluzione’, tra l’Ancien Régime che cerca di difendere il trono, i Girondini che cercano una mediazione e la fronda dei Motagnardi-Giacobini che vorrebbe la ‘testa del re’. La Rivoluzione scoppia con l’annullamento dell’elezione di Pierluigi Spinelli alla segreteria Provinciale, dopo il ricorso alla Commissione Garanzia Regionale del Pd da parte della mozione “Passione Democratica. Come anticipato da Tuttoggi.info già nella giornata di ieri, 10 settembre, “Casa Democratica” ha deciso che impugnerà il dispositivo davanti alla Commissione Garanzia Nazionale del Pd, perché è convinta della maggioranza ottenuta in congresso, nonostante Spinelli non sia mai riuscito ad andare oltre il pareggio con Bernardini. Non è difficile ipotizzare da Roma si possa decidere per il commissariamento del Pd di Terni che, dopo il dissesto della giunta Di Girolamo, vive una crisi senza fine, dilaniato dalle due anime delle mozioni.
Ancien Régime, Girondini e Montagnardi, è iniziata la Rivoluzione
Lo storico gruppo dirigente del Pd, che fa capo a Walter Verini, Leopoldo Di Girolamo e Fabio Paparelli tra gli altri, non ne vuole sapere di gettare la spugna e cerca di tenere sotto il proprio controllo i Dem ternani. Secondo quanto verificato da Tuttoggi, ci sarebbero delle frizioni anche all’interno dell’Ancien Régime per questioni legate alla ‘corte’ e vendette trasversali. Così, mentre a palazzo si respira aria di congiura, c’è da fare i conti con la fronda dei Montagnardi che vorrebbero dare una spallata decisiva agli storici dirigenti del Partito Democratico locale. Le prime barricate sembrano aver dato frutti visto l’annullamento dell’elezione di Spinelli, ma la i reazionari cercano la Restaurazione con l’appoggio di alcuni componenti di “Passione Democratica” che non vorrebbero arrivare al Grande Terrore. Tra mediazioni, franchi tiratori e intrighi di palazzo, la linea moderata della Gironda potrebbe essere determinante anche in vista della segreteria Regionale che si svolgerà domenica prossima a Perugia.
Segreteria Regionale Pd
Se anche a Perugia non mancano grandi manovre in vista dell’elezione della segreteria Regionale, sarà probabilmente la questione ternana a tenere banco e ad accendere gli animi già incandescenti dei Dem, con conseguenze che potrebbero provocare un vero e proprio terremoto politico in casa del Pd. In queste ore c’è grande fermento e si cerca il colpo di teatro dell’ultima ora per evitare almeno il commissariamento del Pd di Terni.