In tutto 9 misure cautelari, di cui due in carcere, per la maxi rissa con accoltellamento dopo la gara del 15 aprile scorso
C’è anche un capo ultras di uno dei gruppi della Curva Nord del Perugia tra i tifosi raggiunti da misura cautelare per gli scontri fuori dallo stadio Ferraris al termine della partita Genoa – Perugia dello scorso 15 aprile. Gli altri otto sono tutti appartenenti al tifo organizzato genoano
In carcere sono finiti il tifoso del Perugia e un esponente di spicco della Gradinata Nord genoana, quest’ultimo ritenuto responsabile di un accoltellamento. Tutti gli altri – di età compresa tra i 21 e i 56 anni – sono agli arresti domiciliari, indagati a vario titolo per i reati di rissa aggravata, lesioni aggravate e detenzione illegale d’arma.
L’indagine della Digos, coordinata dalla Procura di Genova, ha riguardato la maxi rissa scoppiata in piazza Galileo Ferraris al termine della partita, per diverbi di natura politica e di predominanza in Gradinata tra i gruppi ultras genoani. Scontri al quale avrebbe partecipato, secondo quanto ricostruito dalla Digos, anche il perugino. I sostenitori delle due squadre sono da tempo gemellate (la Ternana è invece gemellata con l’altra squadra di Genova, la Sampdoria).