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ANCHE L’UMBRIA NEL MIRINO DI MOODY’S, SORVEGLIATI 23 ENTI DEL BELPAESE

Sono 23 gli enti che in Italia sono da oggi sotto osservazione dell’agenzia Moody’s. Già alcune delle societa' pubbliche più importanti come Enel, Eni, Finmeccanica, Poste e Terna erano entrate a far parte della lista delle controllate nelle scorse ore, a seguito del monitoraggio del rating sovrano italiano per un possibile downgrade, .

L’azione lanciata lo scorso 17 giugno trova le seguenti motivazioni: “le sfide per la crescita, date le debolezze macroeconomiche strutturali e il possibile aumento nel tempo dei tassi di interesse; i rischi nell'attuazione dei piani di risanamento che sono richiesti per ridurre lo stock del debito italiano; e i rischi posti dal cambiamento delle condizioni di finanziamento per i paesi europei con alti livelli di debito''

Per quanto riguarda invece gli enti locali entrati nella rosa dei monitorati, Moody’s dichiara: ''La nostra azione riconosce i legami fra lo stato e i governi regionali e locali. In Italia, il settore pubblico locale rappresenta il 30% delle spese del governo e dovra' contribuire agli sforzi per raggiungere gli obiettivi di bilancio'' e che seppur abbiano navigato la crisi senza un “significativo deterioramento dei conti, non sono comunque sono immuni alle condizioni del credito sovrano e potrebbero essere esposti, a vari gradi, alle condizioni macroeconomiche del paese''.

Di seguito gli enti italiani sotto osservazione dell’agenzia:
regioni: Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, SiciliaToscana Umbria e Veneto
province: Trento e Bolzano, Arezzo, Bologna, Firenze, Genova, Milano e Torino
comuni: Bologna, Milano, Siena e Venezia