Anche nelle caserme umbre questa mattina hanno suonato, per un minuto, le sirene dei mezzi fermi dei vigili del fuoco, per commemorare il sacrificio del loro collega, Stefano Colasanti, morto nell’esplosione dell’autocisterna di gpl lungo la Salaria, nei pressi d Fara Sabina.
Colasanti, 50enne, non era nella squadra dei soccorritori, a loro volta rimasti coinvolti dall’incendio, con alcuni vigili del fuoco feriti ed un mezzo distrutto. Colasanti in quel momento non lavorava, ma vedendo le fiamme, non ha esitato a prestare soccorso, a costo della propria vita.
Una storia, la sua, che ha commosso l’Italia intera, che si stringe intorno ai vigili del fuoco, sempre impegnati nelle necessità quotidiane, così come in occasioni delle grandi emergenze.