Analisi di maiali e cinghiali vicino all'ambulatorio animale, via i cani: appello per il canile municipale

Analisi di maiali e cinghiali vicino all’ambulatorio animale, via i cani: appello per il canile municipale

Redazione

Analisi di maiali e cinghiali vicino all’ambulatorio animale, via i cani: appello per il canile municipale

Ven, 25/11/2022 - 08:05

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Lettera aperta delle associazioni Gli Amici di Charlie, Tribù delle Code Etrusche, LAV Orvieto | Il 28 novembre incontro con il sindaco di Orvieto

I cani, presto, dovrebbero lasciare il canile municipale di Orvieto. Per essere trasferiti al rifugio di Montetonico, nel Comune di Castel Giorgio. Nella struttura di Fontanelle, nelle ex cucine, il direttore del Servizio di igiene alimentare della Asl2 vorrebbe allestire un punto per svolgere la visita post mortem delle corate di maiali e cinghiali per verificare eventuali malattie degli animali uccisi, le cui carni sono destinate al consumo alimentare. Nella stanza adiacente a quella che ospita la sala operatoria e l’ambulatorio per le sterilizzazioni dei gatti e la cura degli animali in stato di necessità. L’utilizzo contemporaneo della struttura non esclude la possibilità di rischio per i veterinari e gli operatori impegnati nelle attività chirurgiche, perché si troverebbero ad utilizzare spaxi comuni tra cui gli unici servizi igienici presenti.

I box che ospitano i cani, invece, saranno dismessi. Nonostante in passato fosse stato previsto uno stanziamento per l’adeguamento di quelli non a norma. Perché la struttura di Fontanelle, comunque, i requisiti strutturali per essere utilizzata come canile sanitario li ha. Ed anche per allestire un gattile.

Ecco perché a molti non piace la scelta del Comune di Orvieto di dismetterlo, portando gli animali a Castel Giorgio. Qualcuno, pensando al mancato utilizzo dei box che ora ospitano i cani, ipotizza anche un possibile danno erariale. Altri evidenziano comunque il disagio che la trasferta comporterà. Altri ancora, il rischio sanitario legato al nuovo utilizzo da parte della Asl.

Tra coloro che si interrogano sul futuro della struttura di Fontanelle ci sono coloro che sono pronti a continuare a gestire il canile prendendosi cura degli animali. Le associazioni che chiedono all’amministrazione comunale e alla città di ripensare la scelta fatta. Coinvolgendo anche gli altri Comuni del comprensorio. Con argomentazioni contenute in una lettera aperta alla città di Orvieto che qui riportiamo integralmente, come contributo al dibattito che su questo tema si è aperto a Orvieto.

Appello all’amministrazione di Orvieto, la lettera aperta

Le Organizzazioni di volontariato Gli Amici di Charlie e Tribù delle Code Etrusche, insieme a LAV Orvieto desiderano condividere alcune riflessioni e preoccupazioni circa le intenzioni del Comune di Orvieto in merito alle possibilità di destinazione d’uso dei locali del canile municipale di Orvieto, presso Fontanelle di Bardano, attualmente occupati da Gli Amici di Charlie, a cui è affidata la gestione del canile stesso.

A seguito del prossimo trasferimento dei cani presso il rifugio di Montetonico nel Comune di Castel Giorgio, il Comune di Orvieto ha previsto di destinare i locali in via di sgombero al Servizio di Igiene alimenti di origine animale Usl Umbria 2, per il conferimento e l’ispezione di parti anatomiche di maiali e di cinghiali uccisi durante le battute di caccia, fonti potenziali di malattie infettive virali, batteriche e parassitarie trasmissibili anche all’uomo.

Da oltre vent’anni, dalla nascita della struttura del canile municipale di Orvieto, i volontari che hanno costituito l’Associazione Gli Amici di Charlie si sono dedicati in modo continuativo alla tutela, alla cura e al benessere dei cani randagi ospitati negli anni nella struttura, promuovendo le adozioni attraverso una serie di attività, iniziative e progetti. Gli stessi volontari si sono al contempo occupati del problema del randagismo felino, interessandosi al censimento di molte colonie da parte della Usl veterinaria e provvedendo alla cattura dei gatti da sterilizzare. Sono stati raggiunti risultati importanti ma il problema continua ad essere particolarmente diffuso sul territorio e adesso, su questo fronte, stanno operando con impegno e in modo costante anche la nuova Associazione Tribù delle Code Etrusche e LAV Orvieto, sede locale della Onlus nazionale che da 45 anni è impegnata nella salvaguardia della vita e dei diritti degli animali.

Da circa due anni il Comune di Orvieto ha di nuovo messo a disposizione della Usl alcuni locali del canile municipale per la sterilizzazione dei gatti delle colonie feline, consentendo la ripresa di un servizio imprescindibile nel territorio, dove il randagismo felino continua purtroppo ad essere una piaga tristemente diffusa. Considerando la notevole frequentazione del posto, riteniamo che la scelta del Comune di Orvieto di destinare i locali adiacenti a quelli in cui si svolgono le sterilizzazioni al Servizio di Igiene alimenti di origine animale non sia prudente per la salute pubblica e impedirebbe inoltre che la struttura possa ritornare ad essere un’importante risorsa per tutto il territorio orvietano. Infatti, possedendo già i requisiti di legge, dovrebbe essere convertita a canile sanitario comprensoriale.

Vista l’aumentata sensibilità della cittadinanza nei confronti del benessere animale e più in generale dei diritti degli animali quali esseri senzienti, ci facciamo portavoce di un’opportunità che invitiamo a cogliere, in quanto coinvolgerebbe in modo significativo il territorio e porterebbe notevoli vantaggi alla collettività.

In passato Orvieto e il suo comprensorio hanno potuto beneficiare della struttura di accoglienza e ricovero di Fontanelle di Bardano per i cani rinvenuti vaganti sul territorio, sia randagi che smarriti, i quali attualmente vengono trasferiti nel canile sanitario di Schifanoia-Narni, distante e scomodo da raggiungere per i cittadini e causa di maggiore stress per gli animali accalappiati per via dei lunghi viaggi. Tale soluzione non è certo priva di rilevanza anche per ciò che concerne l’aspetto economico della gestione del servizio, che inevitabilmente si traduce in un significativo incremento di spesa sia per il Comune che per la Usl.

Pertanto, previo parere positivo della Usl, offrire la disponibilità dei locali che saranno liberati e delle aree esterne recintate esistenti (le quali, ove confermata la decisione di ospitare il Servizio di Igiene alimenti di origine animale, rimarrebbero inutilizzate) per realizzare un canile sanitario comporterebbe un immediato e considerevole vantaggio economico per il bilancio comunale e il recupero di un importante servizio per tutta la cittadinanza. Poiché nella struttura si effettuano regolarmente gli interventi di sterilizzazione dei gatti randagi, sarebbe opportuno l’utilizzo di alcuni spazi per la degenza dei felini.

Reputiamo fondamentale che sul territorio sia garantita la presenza di un ambulatorio veterinario per le visite di controllo e in emergenza di cani e gatti e per il servizio di microchippatura degli animali d’affezione di privati cittadini.

Inoltre, considerato il numero elevatissimo di felini sul territorio, si potrebbe prevedere anche la presenza di un gattile sanitario, assente nel territorio orvietano, nonostante ve ne sia necessità.
Sono stati informati delle nostre considerazioni e proposte i responsabili Usl e tutti i sindaci dell’orvietano e il 28 novembre p.v. è previsto un incontro con il sindaco di Orvieto.

Auspichiamo pertanto che vi sia, da parte di tutti, una nuova fase di concertazione, al fine di garantire la tutela e il benessere degli animali d’affezione e di offrire alla comunità un sistema completo di servizi efficiente ed efficace, capace al contempo di rafforzare il legame affettivo tra le persone e gli animali da compagnia.

Grazie per l’attenzione

Gli Amici di Charlie
Tribù delle Code Etrusche
LAV Orvieto

(foto generica di archivio)

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