Chiodini e Betti chiedono garanzie alla Regione dopo la decisione di ampliare la discarica
Subito polemiche per l’ampliamento della discarica di Borgogiglione (Magione), previsto dalla Regione Umbria insieme a quello di Belladanza (Città di Castello) nel piano che porterà il territorio ad attivare nel 2030 un termovalorizzatore per chiudere il ciclo dei rifiuti.
Ad intervenire sulle decisioni dell’esecutivo regionale guidato da Donatella Tesei sono i sindaci di Magione, Giacomo Chiodini, e di Corciano, Cristian Betti.
Rifiuti, termovalorizzatore da 100 milioni nel 2030 “Umbria come Copenaghen”
“Amarezza – commentano Chiodini e Betti – per l’ennesimo prolungamento di vita imposto a uno degli impianti di smaltimento più sfruttati dalla comunità regionale: è grave che non si sia trovato nel tempo una valida alternativa all’incremento di spazi in una discarica che ha già accolto oltre due milioni di tonnellate di rifiuti dalla sua inaugurazione negli anni Novanta”.
Per il sindaco di Magione – comune in cui ha sede l’impianto di Borgogiglione – “con la decisione della Regione viene meno la speranza di veder chiuso il sito in tempi brevi. La richiesta della Giunta regionale – chiede Chiodini – venga accompagnata da assicurazioni sulla quantità contenuta delle nuove volumetrie e sull’indicazione di una data futura certa e definitiva di cessazione dell’impianto, possibile solo con la contestuale individuazione di un sistema alternativo di chiusura del ciclo dei rifiuti. Si trovino, in altre parole, le condizioni per ‘staccare la spina’ davvero alla discarica”.
Simile la posizione del sindaco di Corciano, comune che si accolla larga parte del traffico pesante in ingresso alla discarica di Borgogiglione: “vanno mantenute nel tempo modalità equilibrate di utilizzo dell’impianto, in modo da evitare uno sfruttamento selvaggio delle nuove cubature che saranno realizzate, con il conseguente appesantimento del traffico veicolare. Si dovrà inoltre avere particolare cura nel monitoraggio ambientale della discarica nel corso del tempo, con l’obiettivo, come sta avvenendo in questi ultimi anni, di una gestione virtuosa e lungimirante del sito. Non consentiremo – conclude Betti – prevaricazioni o eccessi a danno del territorio”.