Accordo? No. Ticket? Neanche. Capolista? Nemmeno. Dopo giorni di tira e molla, incontri più o meno studiati e messaggi via stampa l’intesa con il vincitore delle primarie del Pd a Perugia Wladimiro Boccali non va in porto. Morale: Anna Rita Fioroni non sarà nelle liste democrat per la corsa al Comune. “Sono a disposizione del Pd – piega – , partito con il quale ho costruito la mia storia politica, ma non sarò nella lista per le amministrative”. Insomma, niente Palazzo dei Priori. Ed è lei ad annunciarlo. Ancora la Fioroni, che affida a una nota la sottolineatura della “bontà del suo percorso di rinnovamento”, la “trasparenza nel non aver mai chiesto nulla per sé”, ma anche “la mancanza di condizioni per correre, di persona, al fianco del precedente sfidante”. Come a dire: l’offerta tanto attesa non è mai arrivata.
“Ho lavorato per una proposta di cambiamento – spiega l’ex senatrice – nell’esclusivo interesse dei cittadini, valorizzando il metodo della partecipazione e della condivisione, con un atteggiamento costruttivo. Continuerò a pensare a un programma di rinnovamento per la città di Perugia e per la regione Umbria”. E ancora: “La nostra visione di città è stata accolta con un ampio consenso popolare e il risultato del 40% mi sprona a collaborare, a non chiudere, a sostenere un nuovo processo di crescita e rigore”. Sì, ma come? “Lavorerò – prosegue la Fioroni – perché la mia proposta di rinnovamento, nei contenuti, nei programmi, cioè nelle cose da fare per il bene esclusivo dei cittadini, abbia un seguito”. Perché “questa esperienza – spiega – non metterà fine ai nostri intenti. E’ bene che si riprenda il cammino. Abbiamo tre cose dalla nostra parte: l’entusiasmo, il tempo, la determinazione”.
Di più. E con un metodo nuovo: “Io credo che fare politica significhi farsi carico dei sogni e dei bisogni reali di una comunità. Il mio impegno sarà quello di fare del rinnovamento un valore sufficiente e necessario per non disperdere le idee intorno alle quali si sono ritrovate e si stanno ritrovando sempre più persone. Abbiamo il dovere di percorrere la strada di una stagione politica segnata da sfide innovative: un nuovo progetto di città e di regione che parta proprio dall’ampia e diffusa partecipazione cittadina. Abbiamo sempre lavorato per mettere in sintonia le aspettative dei cittadini, con un confronto aperto, plurale ed inclusivo. Continueremo a farlo – conclude – , confrontandoci sempre sulle idee, misurandoci sulle sfide, attraverso un nuovo metodo di fare politica tarato sulla risoluzione dei problemi reali, favorendo osmosi di idee capaci di costruire insieme un nuovo futuro”.