Battesimo pubblico, venerdì scorso, per Massimo Montironi nella corsa alle prossime elezioni amministrative di Nocera Umbra. Il dottore, da poco in pensione, raccoglie al Giardino delle acque molta gente e una platea composita dove spiccano gli ex sindaci Valter Ruggiti e Donatello Tinti. C’è anche Nando Mismetti, citato come esempio di buona gestione della città di Foligno. Montironi è infatti sostenuto, oltre che dal comitato che lo ha voluto, da alcuni pezzi del Pd, e da Italia Viva.
Dopo una breve introduzione, Montironi prende la parola e va avanti per più di un’ora, alternando proposte programmatiche, appelli e punture di spillo agli avversari. Ribadisce che la sua candidatura arriva da una spinta popolare, che prima non avrebbe avuto il tempo vista la sua professione e la sua grande emozione per aver accettato la proposta di candidatura.
“Non ho pensato agli schieramenti, ma alle persone – dice – perché bisogna ritrovare la nocerinità che è in ognuno di noi. Dobbiamo scuoterci. e fermare il declino vincendo la rassegnazione. Nocera non è sempre stata così. Prima del terremoto era uno dei centri con migliori condizioni di benessere, poi il terremoto del ’97, che è stato la madre dei problemi di questa città e ha interrotto un cammino“.
Un cammino che Montironi vuole riattivare “con le migliori intelligenze della città e Anche con la politica, perché senza buona politica non si può andare avanti“. Quindi una risposta a chi lo accusava di trasversalità: “Fa comodo ma chi mi conosce lo sa. Da un’ideologia siamo all’amore per la città. Per questo chiedo ai partiti e ai movimenti di convergere ad un progetto civico di rinascita. Io sarò garante del programma. E a chi si chiude in fortini ricordo che la scontro e la contrapposizione sono deleteri“. Quindi il richiamo al rispetto in campagna elettorale.
Quanto alle idee programmatiche: “riorganizzazione del Comune, velocizzare decisioni e risposte, manutenzione dell’ordinario, gruppo di lavoro sul 110, risanamento economico dell’ente, produzione in proprio dell’energia elettrica da fonti rinnovabili, riduzione di esborsi a società che gestiscono l’approvvigionamento idrico, mettere a sistema la Sorgente del Cacciatore, piani finanziari per assistere le attività produttive, incentivi fiscali per attrarre residenti“.