Con un post lungo e articolato, il candidato Massimo Montironi interviene a precisare il suo progetto dopo le scintille tra RicostruiAmo Nocera e Italia Viva. Un intervento di precisazione sulla origini del progetto.
“E’ giunto il momento di dire alcune cose o, piuttosto, di scrivere alcune riflessioni prima che il vocio della piazza prenda il sopravvento e che circolino e si alimentino leggende metropolitane che non mi appartengono“, dice Montironi.
“La mia storia si può inquadrare nell’ambito della storia della sinistra italiana e in quello che una volta veniva chiamato internazionalismo.La mia professione di medico mi ha portato a conoscere la sofferenza delle persone di destra, di sinistra e di centro. Pertanto, l’uomo Massimo, che oggi si propone in prima persona nel progetto per resuscitare Nocera dal suo letargo agonico, ha in sé l’esperienza di 70 anni di vita vissuta sempre e comunque in mezzo alla gente. Sempre, nella mia vita, sono stato guidato dal profondo significato della citazione erroneamente attribuita a Voltaire e all’illuminismo francese che recita: “Nono sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo”.
“La ricerca di trasversalità è il mio obiettivo primario: coinvolgere in questa avventura entusiasmante persone libere intellettualmente, efficaci, oneste, capaci di coltivare lo stesso mio sogno per la nostra città e per l’intero suo territorio. Persone che siano capaci di convergere su temi e iniziative di interesse generale a prescindere dalla divisione tra partiti e schieramenti politici.Costruire insieme un progetto credibile di medio e lungo periodo che, senza trascurare il quotidiano, getti le basi per la Nocera che sarà dei nostri figli.Resuscitare tra tutta la nostra gente quel senso di “appartenenza” che, da solo, può dare a ciascuno l’orgoglio di essere figlio di questa terra e il coraggio di lavorare quotidianamente per il suo futuro“.