Amministrative, “La rinascita” di Città di Castello secondo Zangarelli - Tuttoggi.info

Amministrative, “La rinascita” di Città di Castello secondo Zangarelli

Davide Baccarini

Amministrative, “La rinascita” di Città di Castello secondo Zangarelli

Il candidato-imprenditore illustra la sua città ideale seguendo i 5 grandi step del suo programma
Sab, 23/04/2016 - 15:30

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Dopo aver dato il “via alle danze” dell’opposizione, presentandosi per primo, l’imprenditore Giovanni Zangarelli, volto nuovo della politica, delinea quella che potrebbe essere la Città di Castello “ideale”, approfondendo i 5 punti principali su cui si basa il suo programma o, come lui stesso preferisce chiamarla, “la mia missione”. Punto focale da cui far ripartire la città, per il leader de “La Rinascita”, è senza dubbio il centro storico, cercando di dare una scossa al sistema e di “trovare una soluzione ad ogni problema senza per forza far polemica“. Protagonista di questo rinnovamente, ovviamente, rimane il cittadino stesso, punto di partenza dal quale Zangarelli ha deciso di basare tutte le sue mosse.

infraQuesto step vuole puntare al rifacimento degli asfalti dove necessitano, anche e soprattutto dietro diretta richiesta del cittadino. Avviare un enorme investimento su tutte le aree pubbliche per rendere funzionali i parchi, a partire dalla loro privatizzazione. La gestione dovrà prevedere, per ognuno di essi, un punto ristorazione interno, videosorveglianza, giochi ed un calendario programmato (e garantito) di eventi sia d’estate che d’inverno. Ogni parco deve dare vita, aggiunge il candidato-imprenditore. Anche per gli amici animali, inoltre, ci sarebbero aree dedicate e recintate, con il recupero di quelle già esistenti, con percorsi di agility dog e spazi coperti per i padroni. A proposito di aree pubbliche, l’intenzione è quella di recuperare e valorizzare l’anfiteatro del Parco Langer (Ansa del Tevere), cominciando con l’installazione di una copertura, provvista di impianto fotovoltaico (a costo zero), che garantisca di usufruire della struttra anche nei giorni di pioggia. Zangarelli punta poi al recupero totale di Fontecchio, possibile grazie all’aiuto di investimenti da finanziatori privati; per tornare alla realtà di un tempo il candidato sindaco vuole innanzitutto rivitalizzare le pertinenze ricreative, culturali e sportive, compresi albergo e pizzeria. In più tornare a riagganciare una convenzione con l’Asl per beneficiare del servizio di cure termali, con costi agevolati per coloro che ne avranno bisogno. Tutto questo per riportare quei 10 mila turisti che di media, all’anno, mancano a Città di Castello, e che solo le Terme di Fontecchio sapevano garantire.

Tornando al centro storico, vero punto focale della missione di Zangarelli, due punti informazione spunterebbero sia in una delle piazze principali che in fondo al corso. Tutto ciò verrebbe integrato con mezzi per vivere il cuore della città (come bike sharing, risciò e navette), guide turistiche e perfino un’applicazione dedicata per smartphone che venga in aiuto ai visitatori. Altro obiettivo è quello di installare una “vetrina” per incentivare il Turismo, posta all’interno del palazzo comunale, con due professionisti del settore e del web che favoriscano convenzioni e collaborazioni a livello mondiale con tutte le agenzie turistiche, per inserire Città di Castello come tappa “obbligata” nel programma di ogni singolo viaggio, sfruttando di fatto, in un modo più concreto e pragmatico, anche la E45.

econoAnche parlando con i commercianti del centro, Zangarelli ha ricevuto idee da inserire nella sua “missione”: lungo il corso principale, ad esempio, questi vorrebbero telecamere, eventi e manifestazioni ideate dagli stessi esercenti, mercatini artigianali e hobbysti, musica in filodiffusione, panchine e cestini con portacenere. C’è chi condivide anche lo spostamento di una parte di mercato nei pressi della piazza adiacente alla chiesa di Santa Maria Maggiore (in fondo a Corso Vittorio Emanuele), per dare più ampio respiro al mercato stesso. Un’altra idea, stavolta proveniente dalla mente del candidato-imprenditore, è quella di riconvertire le attività commerciali lungo Corso Vittorio Emanuele, per chiunque lo voglia, con un incentivo da parte del Comune di 15 mila euro. La riconversione è mirata a portare in centro fast food, punti di ristorazione o “spizzicherie”, che si possano alternare alle tantissime attività di abbigliamento (circa 20) e che possano attirare in massa anche la gioventù. Infine regolarizzare gli extracomunitari, in modo che essi possano lavorare e pagare le tasse come ogni singolo tifernate. Qualora ce ne fosse bisogno, creare anche spazi per le loro esigenze. Tutti coloro che non saranno regolari, però, dovranno essere collocati in altri posti lontano dal Comune o ritornare nel paese di origine.

sicurezzaPer quanto riguarda la sicurezza via al largo uso di telecamere di videosorveglianza su tutti i giardini pubblici in centro e periferia. Oltre questo l’idea è quella di finanziare e potenziare il servizio già esistente di Protezione Civile, impiegandolo in maniera costante (e non solo al bisogno in caso di eventi ambientali straordinari) in tutto il centro storico, creando pattuglie di vigilanza diurna e notturna. Ovviamente i volontari dovranno essere persone specializzate e, oltretutto, esperti di difesa personale e arti marziali.

istruLo step dell’istruzione, oltre a coinvolgere i giovani, vuole coinvolgere in maniera approfondita anche gli anziani, creando un percorso di “ritorno alle origini” che, tramite la sapienza e l’esperienza dei pensionati, possa tornare utile anche ai giovani studenti. Inoltre, attraverso la riconversione di agriturismi, laddove è necessario, si potrebbero costituire degli “agriasili”, iniziativa che tende ad insegnare alle nuove generazioni, fin dalla più tenera età, le basi dell’agricoltura e della vita di campagna.

salute

Nel settore della sanità il punto principale consiste nel potenziare il servizio di Pronto soccorso, garantendo, oltre quella già esistente, un’altra equipe di medico-infermieri costante, che assicuri un servizio rapido e di piena reperibilità 24 ore su 24, che possa possibilmente evitare code e “dolorose” ed infinite attese. Creare, infine, una sinergia tra Comune e associazioni volontariato, tramite la quale quest’ultime si dovranno occupare di servizi alla persona, soprattutto anziani, per aiutarli nelle varie fasi della giornata (dalla spesa all’assistenza durante visite mediche).

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