Si è svolta stamani, nella sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni, l'audizione sulla proposta di legge del consigliere regionale Oliviero Dottorini (Idv) riguardante la tutela degli animali d'affezione e la lotta al randagismo. I pareri delle associazioni e dei rappresentanti degli enti coinvolti sono stati in massima parte favorevoli al testo, con qualche integrazione richiesta per rendere ancora più cogente l'atto varato dalla Terza commissione consiliare. Alcune associazioni, con l'Enpa nelle vesti di “primo firmatario”, hanno consegnato al presidente della commissione Massimo Buconi un testo contenente osservazioni integrative, mentre altre associazioni di volontariato, che non sono potute intervenire stamani, hanno inviato o invieranno in tempi brevi le loro osservazioni.
Microchip. Ribadita la necessità di applicare agli animali d'affezione il microchip per l'identificazione del proprietario in caso di necessità (è già prevista per legge ma non applicata nei fatti): oltre la metà di cani e gatti trovati per strada e consegnati nelle strutture di ricovero sarebbero riconsegnati ai padroni se solo avessero il microchip.
Numero verde. Chiesto anche un numeo verde regional unico per segnalare la scomparsa o il ritrovamento di animali domestici.
Adozioni. Delicato e molto dibattuto il capitolo adozioni: servono regole e responsabilità di chi preleva gli animali dalle strutture, anche per evitare anomalie come le decine di cani, anche vecchi e malati, che sono stati richiesti da associazioni di altri Paesi europei di cui si sa poco e che spariscono nel nulla, non essendovi la possibilità di verificare che fine hanno fatto, particolare che sta evidentemente molto a cuore ai volontari che si occupano di accudirli e di farli uscire un po' dai recinti. Discussa la possibilità di controlli, magari solo su un piccolo campione di animali, per capire se effettivamente la loro condizione è migliorata rispetto al canile. In questo senso va bene il previsto tetto massimo di adozioni.
Una consulta. Bene anche la prevista consulta che si occupi degli animali, ma deve essere stabilito con chiarezza da chi sarà composta. Giusto anche il divieto di accattonaggio con animali ed il previsto sequestro dell'animale, con tolleranza per i casi di persone che vivono in strada assieme al proprio amico a quattro zampe.
La proposta di legge di Dottorini parte dall'assunto delle nuove norme nazionali ed europee che hanno sancito una evoluzione nel rapporto fra l'uomo e gli animali, riconoscendo a questi ultimi lo status di “esseri senzienti”, e non riguarda solo cani e gatti ma intende tutelare anche le specie meno diffuse ma presenti sul territorio umbro come conigli, equidi, furetti, volatili, animali acquatici ed esotici. Altre tematiche di rilievo inquadrate nell'atto riguardano le prestazioni di medicina veterinaria e la possibilità, per i liberi professionisti, di stipulare convenzioni con i Comuni, le Asl o le Associazioni animaliste. Previsto un Albo regionale per le guardie zoofile ed una Consulta regionale per la tutela degli animali, da istituire presso l'Assessorato alla tutela della Salute. Si intendono regolare le attività espletabili con gli animali, dal commercio e l'allevamento all'addestramento, ma anche la rieducazione comportamentale, ad opera di esperti cinofili e veterinari, dei cani “morsicatori”. Hanno partecipato all'audizione di oggi numerose associazioni (Enpa, Cittadinanzattiva, Servizio sanità animale e Prevenzione urbana randagismo della Asl 1, Federcaccia, Associazione “Piccoli amici” di Terni, Canile rifugio “Monte Argento” Terni, associazione “Ferriera”, associazione “Grandi amici” Terni, Comune di Terni, Lav Umbria, “Animal mind”.