Terni

Amelia celebra il bimillenario di Germanico Cesare

Attorno alla figura di Germanico è stato ideato, dal Comune di Amelia e dal Comitato Scientifico da esso nominato sotto la direzione del prof. Marcello Barbanera, “Germanico Cesare, a un passo dall’impero” un progetto che ha lo scopo di valorizzare il ricco patrimonio culturale che la città custodisce e di attri- buirgli una adeguata risonanza.

La ricorrenza del Bimillenario della morte di Germanico diviene così un’opportunità non solo per pro- muovere questo capolavoro della statuaria antica, ma per approfondire i numerosi aspetti che riguardano il personaggio Germanico sia nell’antichità sia nell’età post-antica.

Una prima testimonianza del profondo interesse che ruota attorno al personaggio di Germanico è testi- moniata dal folto pubblico che ha seguito con grande entusiasmo l’evento lancio presso il Teatro Sociale di Amelia, lo scorso 22 marzo, presentato da Valerio Massimo Manfredi, storico, archeologo e scrittore di fama internazionale.

La conferenza stampa di oggi l’avvio ufficiale alle celebrazioni per il Bimillenario e la cornice che la ospita, palazzo Montani Leoni a Terni, sede della Fondazione Carit, conferisce all’evento l’attenzione che merita. A fare gli onori di casa sono Luigi Carlini e Ulrico Dragoni, rispettivamente Presidente e Vi- cepresidente della Fondazione, i quali, insieme al Vicepresidente della Giunta Regionale della Regione Umbria Fabio Paparelli, al Sindaco di Amelia Laura Pernazza e al Presidente del Comitato scientifico per le celebrazioni Marcello Barbanera, presentano ufficialmente le tappe ed il programma tanto atteso. Il primo appuntamento presentato è il Convegno Internazionale: Germanico Cesare a un passo dall’impero che si svolgerà venerdì 24 e sabato 25 maggio ad Amelia presso il Museo archeologico. Grazie alla presenza dei massimi esperti impegnati a studiare le diverse sfaccettature di questo personaggio che fu non solo un militare, ma anche un politico, un letterato ed un diplomatico, verranno approfonditi sia gli aspetti più tecnici relativi alla statua bronzea, sia la figura dell’uomo e del suo ruolo all’interno della società del suo tempo: elementi, questi ultimi, a loro volta analizzati in modo approfondito dato che uno studio at- tento e preciso di Germanico non può prescindere dalla conoscenza della sua epoca storica. Studiosi da Parigi, Washington, Colonia, Udine e soprattutto Roma (Sapienza) sono alcune delle sedi universitarie da cui provengono esperti di grande risonanza porteranno contributi preziosi ed approfondimenti. Sarà un’occasione da non perdere per tutti, esperti e non, per chi non conosce ancora Germanico e il suo ri- tratto e per chi, già da tempo, ha dedicato a lui l’oggetto dei propri studi.

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Nerone Claudio Druso Germanico muore a 34 anni, il 10 ottobre del 19 d.C., al culmine della carriera politica e all’apice della popolarità. Per le sue capacità militari e diplomatiche egli divenne una tra le più apprezzate figure della società romana dell’epoca. Destinato a succedere al trono alla morte dello zio na- turale e padre adottivo, Tiberio, la sua scomparsa prematura gettò l’Impero romano in un momento di profondo cordoglio e numerose statue vennero erette in suo onore. La statua loricata in bronzo, rinvenuta nel 1963 ad Amelia, rappresenta oggi una rara testimonianza della gloria di questo personaggio.