Riccardo Foglietta
“I comitati e le associazioni di cittadini firmatari della presente, attivi in diversi Comuni della regione Umbria, si rivolgono a lei per denunciare la condizione di emergenza che i nostri territori stanno sopportando a seguito della costruzione di decine di impianti a biomasse, bio digestori e in generale a combustione già in produzione e/o previsti in tutta la regione. Alla data di oggi infatti se ne contano circa trenta.” Questo l’incipit della lettera, depositata in prefettura questa mattina e resa pubblica nel corso di una conferenza stampa, firmata da Comitato No Inceneritori Terni, Italia Nostra Terni, WWF Terni, Comitato Salviamo la Valnerina, Comitato No Biomasse Avigliano, Coordinamento regionale Terre Nostre, Coordinamento Regionale Rifiuti Zero, Comitato tutela patrimonio ambientale Acquasparta, Italia Nostra Regionale, Italia Nostra Valnerina, Coordinamento regionale Fonti Energie Rinnovabili, Comitato Colle Umberto, Comitato Aria Pulita Massa Martana, Comitato Inceneritori Zero e No Biogas Narni. Nella lettera, indirizzata al prefetto di Terni dott. Vittorio Saladino e, per conoscenza, al ministro dell’Ambiente on. Andrea Orlando, alla Commissione VIII Ambiente della Camera ed alla Commissione XIII Ambiente del Senato, è possibile leggere che: “In nessuno di questi casi la popolazione locale è stata coinvolta nel processo decisionale dalle amministrazioni, ma solo ex post messa di fronte al fatto compiuto… Del resto la stessa legislazione vigente permette ciò, non recependo l’importanza della decisione condivisa in merito a impianti che hanno una ricaduta consistente in termini di accumulo di inquinanti… Inoltre la vocazione agricola della nostra regione… è altamente compromessa dal proliferare di queste decine di centrali a biomasse e bio digestori, poiché il loro approvvigionamento di combustibile rende necessarie anche le coltivazioni dedicate, le quali, oltre all’inquinamento dei terreni… mettono a repentaglio la sovranità alimentare di intere popolazioni più o meno vicine e causano di fatto l’estinzione delle piccole produzioni agricole già duramente provate dalle normative vigenti in materia… Si chiede, pertanto, per quanto sopracitato, l’immediata attuazione dell’Art. 9 della Costituzione “La Repubblica tutela il paesaggio”… Risulta poi foriero di dubbi – si legge ancora nella missiva – il fatto che l’attuale Assessore Regionale all’Ambiente Silvano Rometti, di cui sono già state chieste le dimissioni, continui a ricoprire l’incarico malgrado il suo personale conflitto di interessi. Allo stesso modo chiediamo la sospensione del Direttore dell’ARPA di Terni fin quando non siano chiarite le sue responsabilità oggi oggetto di indagini giudiziarie. Comuni, Province e Regione hanno dimostrato di non essere in grado di rappresentare un interlocutore serio per le popolazioni. Riteniamo indispensabile denunciare questo atteggiamento e di contro riaffermare il nostro diritto a lottare in difesa dei territori, della salute e di un futuro di vera sostenibilità. La preghiamo di trasmettere la presente ai rappresentanti del Governo e con essa la nostra determinazione nel chiedere la revoca delle autorizzazioni e una moratoria sui progetti depositati.”
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