Terni

Alviano, scoperto un nuovo ciclo pittorico nel Castello

Un nuovo ciclo pittorico è stato scoperto all’interno del castello di Bartolomeo di Alviano e Donna Olimpia Pamphilj.

A renderlo noto l’Amministrazione comunale.

“In occasione di lavori di manutenzione dell’attuale biblioteca abbiamo notato tracce di quello che ci sembrava un affresco”, riferisce il sindaco di Alviano, Giovanni Ciardo. “Dato il valore e la forza espressiva degli altri affreschi nelle altre sale del Castello, abbiamo pensato che fosse giusto indagare”. 

Deturres: “Abbiamo un ciclo pittorico, tutto da recuperare”

L’incarico è stato assegnato al restauratore di beni culturali Simone Deturres. “Credevo di scoprire poco più di uno stemma sopra a un camino; invece abbiamo un ciclo pittorico, tutto da recuperare”, dichiara il restauratore. “Sotto agli intonaci vi è almeno un 60% degli affreschi originali, che si possono recuperare. Non possiamo ancora sapere per quali motivi siano stati ricoperti, magari perché danneggiati o perché ritraevano qualcosa di imbarazzante. Solo scoprendo i cartigli e l’intero affresco, come nella altre stanze, capiremo di più”. 

Il Castello ha attualmente tre sale affrescate: la Sala dell’Unicorno, la Sala della Stella e la Sala della Fenice. In tali affreschi, la cui datazione oscilla tra il 1518-1519 e il 1537, si intrecciano simboli, miti romani, stemmi di famiglia intimamente legati alla figura di Bartolomeo d’Alviano.

Il commento di Nadia Bagnarini, storica dell’arte

“A un primo sguardo gli affreschi appena scoperti fanno parte sicuramente di un ciclo molto articolato e necessitano di un restauro immediato che li possa preservare”, dichiara Nadia Bagnarini, storica dell’arte. “Molto interessante la figura del personaggio barbuto (presumibilmente un Tritone), notevole nella pennellata e nella resa anatomica. Ancora più accattivante appare l’immagine raffinata della Nereide alle sue spalle, che ne cavalca la coda. Nutro dei dubbi sul fatto che la mano del pittore sia la stessa di quella che realizzò gli affreschi delle altre sale”.