Perugia

Altri tre asili nido faranno attività all’aperto, poi le materne

Oltre a quello del parco Santa Margherita, altri tre asili nido diventeranno a vocazione outdoor, faranno cioè più attività all’aperto: Orsacchiotto (via Tolstoj-Ponte Pattoli), Albero di tutti (via Villa Glori-Case Bruciate) e Peter Pan (via Tucci Rosselletti-Castel del Piano). Asili che ampliano la loro offerta educativa nel segno del rapporto diretto tra bambini e natura. Con l’ambizione, nel tempo, di ripetere il progetto del Tiglio.

Poi, nelle intenzioni dell’assessorato alle politiche scolastiche, sarà la volta delle materne comunali, così da offrire alla fascia di età 0-6 un percorso complessivo outdoor education.

‘Outdoor education’ è il tema al centro dell’incontro che si è svolto nella sala Sant’Anna, a Perugia, nell’ambito di un progetto che vede coinvolti gli asili nido comunali della città ed è stato fortemente voluto dall’assessorato alle politiche scolastiche.

Il convegno

All’iniziativa erano presenti infatti il vice sindaco Gianluca Tuteri, assessore a Scuola ed edilizia scolastica e Politiche per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Perugia, le dirigenti comunali Roberta Migliarini, Ilenia Filippetti e Monia Benincasa, i coordinatori pedagogici Samantha Bonucci (centrale e di rete) e Bruno Manganelli (polo centro storico), e le educatrici e insegnanti dei centri per l’infanzia Il Tiglio, Orsacchiotto e Albero di Tutti e Peter Pan.

Tuteri: bimbi, poche ore all’aria aperta

Tuteri ha messo in evidenza come i dati dimostrano che i bambini di oggi trascorrono poco tempo all’aria aperta, con conseguenze negative in termini di sviluppo psicologico, fisico, cognitivo e sociale. Per evitare questo deficit ed invertire la tendenza è stato quindi elaborato da tempo il progetto pilota dell’outdoor education, avviato presso la storica struttura del Tiglio in via XIV settembre già dall’inizio dell’anno scolastico 2021/2022.

“L’importanza di valorizzare il rapporto tra bambino ed ambiente esterno, sviluppando l’interazione con quanto ci circonda – ha spiegato Tuteri – parte da una premessa fondamentale ovvero la centralità dei primi anni tre anni di vita per lo sviluppo del bambino. Una fase delicata in cui il cervello è particolarmente sensibile alle influenze ambientali. Guidare correttamente tale periodo di formazione crea le premesse per la salute, il benessere, l’istruzione e la ricchezza di una persona durante tutta la sua esistenza. Se cambiamo l’inizio della storia, cambiamo tutta la storia, parafrasando le parole di Maria Montessori. Investire nella prima infanzia è, quindi, uno degli impegni più importanti che le istituzioni devono assumersi offrendo alle famiglie opportunità di informazione e crescita. In ciò un ruolo basilare ricoprono asili nido e materne, luoghi dell’interrelazione e della stimolazione. In questo contesto generale il Comune di Perugia ha deciso di puntare con forza sull’outdoor education non solo un metodo educativo, ma anche come un autentico movimento culturale per sostenere l’importanza che l’ambiente esterno diventi un normale ambiente di vita e di formazione nell’età dello sviluppo. Un progetto che fa proprie quattro parole chiave: mondo, educazione, cura e relazione”.

Gli obiettivi del progetto

“Gli obiettivi del progetto sono molteplici – ha aggiunto Tuteri –. Pedagogia, didattica, salute e rispetto per l’ambiente, quindi promuovere, innanzitutto, l’autonomia sviluppando il senso di responsabilità, dell’intraprendenza, della capacità di affrontare piccoli rischi anche con l’imprevisto, ma altresì incentivare la curiosità, sotto forma di domande, così da generare conoscenza. Infine rafforzare il rapporto tra bambino e natura, non solo sul piano educativo e della salute, ma anche su quello della sostenibilità, per responsabilizzarlo e incoraggiarlo a proteggere gli spazi comuni. E poi un corretto rapporto con l’ambiente esterno genera anche benessere fisico (più ampia difesa dalle malattie) e, di conseguenza, mentale sviluppando maggiore fiducia nelle proprie possibilità, autostima, sopportazione dello stress”.

L’esperienza de Il Tiglio

All’isolo Il Tiglio, caratterizzato da sempre da una vocazione ‘outdoor’ per la presenza di ampi spazi esterni, il progetto ha previsto di dare avvio ad un’esperienza più strutturata e ufficializzata, ove l’esterno diviene vero e proprio ambiente di apprendimento, e dunque organizzato, con spazi adibiti ad esperienze specifiche. In seguito ad alcuni interventi che verranno messi in campo a breve, anche grazie al co-finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, l’offerta outdoor verrà ulteriormente potenziata realizzando quattro spazi didattici: osservazione elementi naturali (acqua, fuoco, orto), gioco simbolico – manipolazione (cucina di fango), aree del movimento (scivoli, arrampicata, percorsi di equilibrio), spazi raccolti e protetti (gazebo per le attività).