Puntare su Orte come snodo vitale dell’Alta Velocità ferroviaria in Umbria piuttosto che sulla Media Etruria, lontana da gran parte del territorio regionale. A chiederlo è una mozione che sarà ora al vaglio del consiglio comunale di Spoleto.
Ma gli incontri convocati per discutere dell’importante tema sono stati disertati da una parte dell’opposizione, creando nuove polemiche politiche ed un botta e risposta tra maggioranza e Pd.
Il testo della mozione
Questo il testo del documento, che sarà presentato dai gruppi di maggioranza Rinnovamento e Spoleto Popolare.
Premesso che:
- Le cosiddette “Ferrovie dello Stato” negli ultimi decenni hanno subito grandi cambiamenti, che hanno portato alla nascita di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana. Questa separazione voluta dalla Comunità Europea, è stata necessaria per aprirsi al mercato ed alla concorrenza. Trenitalia è la più grande azienda di trasporti ferroviari e la sua offerta si divide sostanzialmente in due segmenti, il “servizio universale”, che deve garantire la mobilità ai cittadini e il suo sbilancio tra costi e ricavi è coperto mediamente da un contratto di servizio con lo Stato o con le Regioni ed i “servizi a mercato” che devono avere caratteristiche di redditività in un contesto competitivo. Il servizio complessivo degli inter-city e treni Regionali appartengono al servizio universale, i servizi AV Eurostar appartengono ai “servizi di mercato”, così come “Italo” della società NTV;
- La definizione dell’alta velocità ferroviaria (AV) è riferita all’insieme della infrastruttura, composta dall’armamento, dai sistemi di distanziamento, dal segnalamento dell’esercizio e dalle relative regolamentazioni tecniche che insieme al materiale rotabile, permette di far circolare, su linee appositamente costruite o adeguate, treni ad una velocità d’impostazione particolarmente elevata;
- Secondo le più recenti Specifiche tecniche di interoperabilità la velocità minima indicata perché si possa parlare di alta velocità(AV) è pari a 250 km/h;
- La stessa Union Internationale des Chemins de Fer (UIC) che emana norme tecniche per le amministrazioni ferroviarie aderenti, definisce l’Alta Velocità una combinazione di elementi quali le caratteristiche delle linee, del materiale rotabile e dei protocolli operativi di esercizio;
- In Italia le linee idonee alla Alta Velocità si dividono in due famiglie:
1. linee adatte alla circolazione promiscua di convogli ad alta velocità e tradizionali (ad esempio la “Direttissima” Firenze-Roma);
2. linee riservate alla circolazione di treni AV (linee Roma- Napoli, Firenze- Bologna-Milano etc);
- Nella regione Umbria, fatta eccezione per un breve tratto nell’Orvietano, non esistono linee idonee alla Alta Velocità. Esiste nella parte sud della Regione nei pressi di Orte (regione Lazio) una interconnessione tra la linea tradizionale e la linea AV, sia in direzione Sud sia Nord, mentre a nord della Regione l’interconnessione tra le tipologie di linee è situata dopo Arezzo;
- Nella Regione Umbria è presente una infrastruttura ferroviaria tradizionale, da est-ovest e attraversata dalla Orte-Foligno-Falconara per alcuni tratti a semplice binario ed in direzione nord dalla linea Foligno-Perugia-Terentola tutta a semplice binario;
- Su queste linee circolano treni regionali (R), treni regionali veloci (RV) tra più regioni, alcuni IC in direzione Ancona o Perugia ed un unico treno a mercato il Freccia Bianca Roma-Ravenna;
- Con il concetto di infrastruttura si definisce quell’insieme di beni e servizi che, pur non operando direttamente su un sistema produttivo, è fondamentale per lo sviluppo socio-economico di un territorio mediando i rapporti tra le parti. I Trasporti e le relative infrastrutture sono da considerarsi servizi primari, ovvero quella serie di infrastrutture che devono presentare un’elevata accessibilità per consentire ad un territorio di crescere.
- In seguito ai terremoti verificatisi a far data del 24 agosto del 2016, nei territori dello spoletino, cosi come in quelli vicini, si è ulteriormente evidenziata una grave crisi economica e si sono riproposti in tutta la sua evidenza i limiti infrastrutturali;
- Il Parlamento ha approvato il dl 189 del 2016 convertito con legge 229 del 2016 per gestire la ricostruzione e ripartenza dei territori interessati dai terremoti, e l’articolo 1 prevede: “ Le disposizioni del presente decreto sono volte a disciplinare gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, ricompresi nei Comuni indicati negli allegati 1 e 2”;
- I treni programmati da e per Spoleto, sono concentrati in alcuni orari e mancanti in altri, ad esempio sono previsti 3 treni in partenza da Roma dalle ore 7:00 fino alle 7:58 e poi c’è un buco fino alle ore 11:28;
- Sono di difficile utilizzazione i treni in direzione Nord, il solo treno IC 580 diretto per Milano ci impiega 6 ore e 43 minuti ed anche soluzioni con l’utilizzo dei treni AV ci impiegano circa 5 ore e 30 minuti;
Considerato che:
- Andrebbero effettuati una serie di interventi alle infrastrutture ferroviarie, come il completamento del raddoppio della Orte-Falconara nei tratti mancanti, così come il raddoppio della Foligno-Terontola con la possibilità di interconnettersi con la linea AV;
- Gli interventi alle infrastrutture sono da programmare, ma di prospettiva medio-lunga, nell’immediato si potrebbe intervenire con una programmazione dei treni che possa permettere un miglior collegamento da e per Roma, così come per il Sud e Nord del paese utilizzando le infrastrutture esistenti e mettendo in sinergia i diversi tipi di treni;
- Le problematiche messe in evidenza per i collegamenti verso il Sud ed il Nord del paese per l’area dello Spoletino e della Valnerina, entrambe inserite nel cratere individuate in seguito al sisma del 24 agosto del 2016 e successivi, riguarda più in generale una area trasversale del centro Italia che comprende la Valle umbra sud della provincia di Perugia una buona parte della provincia di Terni e varca in confini del regione Umbria estendendosi al Reatino ed al Viterbese per un totale di circa 500.000 abitanti residenti;
Tutto ciò premesso e considerato il Consiglio comunale di Spoleto invita il Sindaco:
- A chiedere al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di portare a compimento gli interventi programmati e metterne in campo altri per dotare la regione Umbria delle dovute e necessarie Infrastrutture atte a garantire rilancio economico;
- A perseguire insieme alla regione Umbria tutti gli atti necessari per riprogrammare una migliore distribuzione dei treni già presenti, in modo particolare da e su Roma e Perugia;
- Ad intervenire presso le Aziende che operano sui servizi a mercato, affinché 4 coppie di treni AV sia in direzione Sud che Nord programmino la fermata nella stazione di Orte, utilizzando l’interconnessione esistente tra l’infrastruttura tradizionale e quella AV, in modo tale da poter raggiungere Milano in circa 4 ore da Spoleto;
- A farsi promotore presso le Istituzioni interessate dei territori sopra richiamati per coinvolgerli in una azione comune da intraprendere nei confronti dei soggetti deputati a tali scelte.
Le polemiche politiche ed il botta e risposta
Ma la presentazione della mozione è finita al centro di polemiche politiche, come denunciano i gruppi di maggioranza. “Per la seconda volta consecutiva – scrivono – la riunione dei capigruppo non raggiunge il numero legale. Se la scorsa settimana la presenza era stata solamente quella di Zefferino Monini (Rinnovamento) e di Roberto Settimi (Spoleto Popolare), questa volta si è aggiunto Giampaolo Emili (lista Due Mondi). Hanno inviato la giustificazione Alessandro Cretoni (Forza Italia) e Elisa Bassetti (5 Stelle), mentre nessuna notizia dal capogruppo della gruppo misto Aliero Dominici. Laura Zampa, pur presente, non ha prodotto nessuna delega da parte del suo capogruppo del PD Dante Andrea Rossi. Crediamo sia un atteggiamento molto grave – laddove si cerca di discutere e condividere argomentazioni in favore della città – rifiutarsi di sedersi a discuterle, soprattutto dopo aver spesso puntato il dito su presunte mancanze di partecipazione da parte della maggioranza. A questo punto la mozione riguardante le problematiche inerenti al trasporto ferroviario sarà presentata dalla sola maggioranza”.
Immediata la replica del gruppo consiliare del Pd, che nel rispondere in realtà va all’attacco della Giunta. “È incredibile come l’amministrazione Cardarelli sia capace di raccontare e giudicare la vita degli altri – dice il Pd – e non sia invece in grado di pianificare la propria, e questo sarebbe nulla, se poi non risultasse che ci va di mezzo la città di Spoleto. Oggi (ieri, ndr) è stata convocata una conferenza dei capigruppo, l’ennesima da 3 anni a questa parte, per scrivere una mozione, l’ennesima da 3 anni a questa parte, e lamentano l’assenza dei capigruppo di opposizione. A che pro partecipare? Siamo con i documenti in Prefettura per lamentare quella che le opposizioni ritengono una mancanza di democraticità e di risposte da parte dell’Amministrazione, e oggi hanno bisogno delle opposizioni? Per 3 anni abbiamo garantito la nostra presenza, e spesso il numero legale nelle sedute, nonostante l’assenza dei capigruppo di maggioranza…Ci stupisce che il capogruppo Monini possa richiamare le minoranze sul senso di responsabilità, quando lui stesso ha dichiarato più volte, in sede istituzionale, che Conferenza dei Capigruppo, Commissioni, Consigli Comunali sono perdite di tempo. Per 3 anni abbiamo garantito la nostra unità rispetto alle problematiche dei trasporti su ferro e la nostra disponibilità ad azioni comuni. Si vogliono rovesciare, oggi, le colpe sui gruppi di opposizione? Cosa ha fatto concretamente il nostro Sindaco per i trasporti ferroviari in questi 3 anni? Oggi presenta finalmente un documento, bravo, era ora che si muovesse. Peccato che lo presenti solo per fare passerella ai convegni del Festival. Oggi, quando sono state prese tutte le decisioni in merito al trasporto su ferro in Umbria, senza che mai l’attuale Amministrazione abbia svolto una interlocuzione efficace, come sarebbe stato suo dovere e competenza. Che senso ha, oggi, una mozione davanti a scelte già prese nelle quali il nostro Sindaco non ha avuto incisività alcuna? Dove era l’amministrazione nei mesi precedenti? Una assenza che riteniamo colpevole, così come riteniamo colpevole la notizia, dell’ultima ora, che vede ancora alla firma il Piano Esecutivo di Gestione, al cui interno deve essere incluso il Piano degli Obiettivi, uno strumento di pianificazione operativa indispensabile al funzionamento dell’Ente, tanto da esserne obbligatoria la presentazione entro 20 giorni dalla approvazione del Bilancio di previsione (approvato il 30 marzo 2017). Invece a Spoleto siamo con 2 mesi e mezzo di ritardo, unico caso probabilmente in Umbria, elemento che testimonia la totale assenza di linee programmatiche di questa amministrazione di cui fanno le spese i cittadini di Spoleto. Si aggiungono quesiti per la Prefettura”.